Tanto per farci un’idea delle scuole capoverdiane, in questo video vediamo un’aula della scuola primaria e la maestra che viene brevemente intervistata da un giornalista portoghese. La maestra sta facendo le pulizie perché dice che la scuola non offre quel servizio. Alla domanda sulla lingua utilizzata per l’insegnamento, la donna risponde che è il portoghese, ma spesso utilizzano il criol capoverdiano come “strumento di appoggio” …
Questa scuola si trova in un quartiere periferico di Praia, la capitale, ed il video è di due anni fa.
E’ una realtà, e fa capire il livello di apprendimento che si può ottenere in una scuola capoverdiana.
Spesso le classi sono strapiene di alunni e la maestra non può certo seguirli come farebbe in Europa. Inoltre gli insegnanti sono a loro volta preparati a Capo Verde e non hanno opportunità di seguire corsi di aggiornamento. I metodi di insegnamento sono spesso lasciati all’iniziativa personale degli insegnanti, senza seguire linee pedagogiche ben definite.
Ci sono scuole migliori di questa certamente, per esempio qui a Tarrafal la scuola è più pulita e leggermente meglio organizzata, ma se ci prendiamo la briga di fare qualche domanda ai bambini che la frequentano, ci rendiamo conto di quante lacune esistano nell’insegnamento. Mi è capitato di sentir leggere un testo in portoghese da ragazzini della quinta classe, ed è una lettura stentata, al pari di un bimbo di seconda in Italia. C’è da dire che per questi ragazzi il Portoghese è una seconda lingua che devono iniziare ad apprendere quando vanno a scuola, dato che in famiglia si parla solo criol. Ragazzi di 11 anni, non sanno cose molto semplici, come ad esempio i conteggi del resto del denaro speso….
Per contro, ad aggravare la situazione, c’è che quasi mai qualcuno viene bocciato, semplicemente lo mandano avanti, che sia preparato o meno. Ecco che in prima liceo troviamo gente che non è neppure in grado di leggere l’ora. Queste sono cose che ho conosciuto di persona e che posso garantire che esistono.
Ora tutti o la grande maggioranza dei ragazzi va a scuola e tutti fanno il liceo che poi qualcuno non finisce, ma la maggior parte arriva al “diploma”. Con questo diploma possono accedere all’università che esiste a Praia e a Mindelo.
Esiste su qualche isola tipo Sal mi pare, una scuola professionale per il turismo che è in stato ancora embrionale e che si spera crescerà. Così come qualche professore viene inviato al termine dell’anno scolastico, a fare piccoli corsi di aggiornamento, ma è tutto ancora molto sperimentale.
Non ci sono scuole professionali e secondo me, il governo avrebbe molto ma molto lavoro da fare in questo settore.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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Noi siamo la summa della nostra storia,e per i Capoverdiani l’istruzione deve essere stata,in passato,una meta inaccessibile proprio per la funzione di “diffusore di schiavi” che aveva l’arcipelago.
Ma,abolita la turpe pratica,non mi sembra che i portoghesi abbiano fatto molto per l’istruzione.
Ho frequentato un po’ l’India dove invece gli Inglesi hanno lasciato un sistema scolastico fatto di college di stampo britannico.Per non parlare della pubblica amministrazione e del sistema giuridico.Le ferrovie sono un’opera faraonica che ha,di fatto,unificato un paese che e’ un continente.
Purtroppo senza un sistema scolastico all’avanguardia,un paese resta indietro.Senza istruzione e’ ben facile manovrare le masse(vedi l’Italia dove i tagli alla scuola hanno raggiunto livelli preoccupanti).
Non so molto di Capoverede,ma credo che i politici locali siano un po’ uguali a tutti gli altri,mani in pasta dappertutto,intercettazione di fondi,poco interesse per il pubblico e molto per il privato.
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Vero Silvia, si sente che a questa gente manca “la storia”.
I portoghesi peraltro, non erano così avanti come gli inglesi, e quindi poco hanno fatto per questo Paese, che per loro rappresentava anticamente, solo il posto di smistamento per la tratta degli schiavi. In tempi più recenti, è stata una colonia che non aveva grandi risorse da offrire e quindi …
D’accordo con te sulla politica 😦 e i politici in generale; In più qui si sono abituati a campare con gli aiuti internazionali ed ora con la crisi europea, qualche rubinetto è stato chiuso e le cose diventano ancora più difficili.
Come se non bastasse, loro stanno copiando tale e quale il sistema politico di Paesi come il Portogallo e l’Italia, che ben sappiamo a cosa ha portato.
Staremo a vedere, io mi auguro di arrivare a vedere una fioritura in tanti settori, con una gestione responsabile che possa apportare migliorie al popolo e non solo agli investitori stranieri.
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