Chi vive a Capo Verde è sicuramente già informato di come funzionano queste cose, ma forse questo mio raccontino, servirà a chi non conosce certe realtà, per farsi un’idea 🙂
Questa mattina ho deciso di farmi visitare dal medico perché mi sto trascinando da circa venti giorni un malessere fastidioso, dovuto probabilmente ad un virus.
Premetto che ero già stata in ospedale quando ho accusato i sintomi e, in assenza del medico, mi sono stati prescritti dei medicinali da un infermiere il quale mi ha assicurato che si trattava di un virus che stava colpendo molte persone e che era necessario prendere quelle pastiglie, unitamente a dei sali minerali e vitamine.
Ok, io faccio la cura, sto leggermente meglio, ma dopo qualche giorno sono daccapo con gli stessi sintomi, non riesco a mangiare, nausea, stanchezza incredibile ecc ecc.
Da qui la decisione di vedere il medico personalmente.
Entro nella segreteria dell’ospedale e parlo con l’addetto allo sportello, chiedendo quando è possibile vedere il medico.
Sono fortunata: oggi il medico c’è! Bene, il ragazzo della segreteria mi dice: -“C’è parecchia gente già in attesa, se vuole, può fare una visita “particolare a pagamento” – Ok dico io, cosa devo fare quindi?
-“paga qui 1500 scudi” – Bene, e poi quando vengo per la visita? – “ah non lo so, per farsi visitare deve sedersi e aspettare che passino tutte queste persone che sono prima di lei” –
Ma non mi da un appuntamento? – “no, niente appuntamento!” –
Allora mi scusi, in cosa consiste la differenza tra la visita “particolare a pagamento” e la visita normale?
– “niente, consiste nel fatto che una viene pagata 1500 scudi, mentre per l’altra basta dare i cento scudi e prendere il numero …” –
Naturalmente io non posso più pagare i cento scudi e prendere il numero perché tutti i numeri di oggi sono già stati assegnati 🙂 quindi pago i 1500, mi siedo e aspetto un’ora e mezza, finché se ne va anche l’ultimo dei pazienti, dopo di che posso entrare al cospetto del dottore.
Il medico mi fa una visitina e mi dice che si tratta di un’infezione e che quindi devo prendere subito un antibiotico, anzi, avrei dovuto prenderlo già da quando ho iniziato ad avere quei sintomi. Ok, ringrazio, prendo la ricetta e vado in farmacia.
Sorpresa!! L’antibiotico non c’è. Quando arriva? Non lo sappiamo, sono senza anche nella farmacia della capitale!
E’ una lotteria, perché può essere che arrivi presto una nave, e magari su quella nave c’è quell’antibiotico? Ma può essere che passino giorni prima dell’arrivo della nave, e poi non è detto che a bordo ci sia quel medicinale 🙂
A questo punto non resta che trovare qualcuno che vada a Sao Vicente per dargli la ricetta e far cercare su quell’isola, magari con un po di fortuna troviamo la medicina.
Intanto tiro avanti con i sali minerali e il riso bollito heheheh non morirò per questo, ma certo che, se la sanità da queste parti iniziasse a fare qualche piccolo passo avanti … non sarebbe male … che ne dite?
confermo, non c’e’ modo di schiodarli! Hai trovato nel farttempo qualcuno che va a Sao Vicente?
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Ancora no Mauro; se senti di qualcuno fammi un fischio.
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È vida!!
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coraggio Luisa, pensa che oggi è l 11 settembre…..
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ecco, appunto, vedi che malgrado tutto quello che non funziona è meglio vivere qui??? 🙂
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Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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………..povera Luisa. Anche questa è una delle tante realtà di CV misconosciuta dalla propaganda politica locale che enfatizza la CV “Poderosa”. Coraggio. Io sono sopravvissuto. Se ben ricordi, nel 2010, rimasi in tali condizioni, per un mese e mezzo, (sfottuto bonariamente dagli amici) Nonostante i 1500 scudi pagati e una “non visita” di tre minuti: il medico mi disse di non prendere antibiotici. Mi “salvò” una telefonata dall’Italia e gli antibiotici di un amico……Nonostante tutto ho tanta nostalgia di quel posto….
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Si Danilo, mi ricordo di te nel 2010 …. per fortuna non mi sono ancora ridotta ad una larva come successe a te 🙂 … ricordo che mettevi le mani nel forno perché avevi freddo e non riuscivi più a venir fuori da casa …. No, io non mi sento in piena forma e capisco che qualcosa non va, ma fortunatamente sono ancora in grado di fare una vita normale.
Hai proprio ragione sulle realtà capoverdiane …. è un Paese davvero mal messo, però ti assicuro che in nessun momento mi viene in mente di andarmene di qui. Certo a volte tante cose ti fanno montare la rabbia, perché sono tante le cose che non funzionano e più che altro è che si va avanti ma non si vedono progressi di nessun genere … però, con tutte le sue pecche, questo rimane pur sempre il posto dove adoro vivere 🙂
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Quasi quasi faccio una piccola scorta!
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Bravissima, bell’idea … l’abbiamo fatto tutti all’inizio. Finché ti rendi conto che per esempio un antibiotico (a parte che può non essere mirato per quella determinata infezione), ha una scadenza ed essendo un medicinale che non è che si usa ogni giorno …. alla fine quando ne hai bisogno ti accorgi che ormai non serve più ….
Poi, sono dell’idea che se uno ha deciso di viverci qui, non può continuare a comprare in Italia di tutto e di più. Bisogna imparare a vivere come si vive qui e tra le altre cose, anche a curarsi come si curano loro 🙂
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Quando viaggiavo in India mi e’ capitato spesso,cura di riso yogurth e banane e in24h passava tutto.Ma e’ successo che un’amica stava cosi’ da un mese e rifiutava gli antibiotici occidentali.Era sull’orlo della disidratazione con conseguente blocco renale quando si convinse a prendere Bimixin.Guarita in 36 ore. Io portero’ qualche medicina…checchè tu ne dica…..un abbraccio
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Ma certo cara, tu devi portarti proprio tutto quello che vuoi. Non è che quello che io dico o le mie esperienze, siano da prendere come “oro colato” hehehe, ci mancherebbe!! E anzi, già che ci sei, tutto quello che trovi che fa guarire in 36 ore portalo anche per meeeee!!!!
beijos 🙂
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Ah ah avevo un “amico” che mi diceva spesso di essere la sua”buona medicina”……..solo che dubito di trovarne in farmacia,neanche a Mindelo…
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Allora punto primo spero non sia niente di grave
punto secondo ,vedi come è strano il mondo .
Pensa tutti i medicinali che buttiamo noi CIVILIZZATI
Punto terzo te lo mandiamo noi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ciao cara
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Ciao Luisa e grazie per l’offerta 🙂
Il problema comunque, non è che non ci sono i medicinali qui. Ci sarebbero eccome, solo che il farmacista (chiamiamolo così), dovrebbe ordinarli ogni tanto … Malgrado sappiano molto bene che ci sono difficoltà nei trasporti e che la merce tarda sempre parecchio ad arrivare, aspettano sempre che la roba finisca prima di fare un nuovo ordine. Questo non succede solo con le medicine naturalmente, anche con i materiali per l’edilizia, con il cibo, con tutto quanto è sempre così. Fa parte della loro mentalità e da li non li schiodi!!!
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