I trasporti tra le isole sono da sempre un grosso problema. Purtroppo abbiamo una compagnia aerea in pieno deficit e che non riesce a dare un servizio regolare e decente; abbiamo anche dei collegamenti marittimi a dir poco ridicoli; non si sa mai quando e come arriverà una nave, si tratta sempre di vecchie navi malandate che spesso devono fermarsi per giorni e giorni per riparazioni; è quasi impossibile pianificare un viaggio ad un’altra isola via mare perché non si può mai sapere se e quando tornerà indietro la nave in questione.
A Gennaio del 2011, l’Impresa CVFast Ferry, ha istituito un servizio di trasporto tra le isole che doveva avvenire tramite due navi: la “Criola” che avrebbe collegato le isole di Sotavento e la Liberdadi”, che avrebbe viaggiato tra le isole di Sopravento. Ricordo ancora gli interminabili servizi al TG, tutti i “bravo” e gli “evviva” … entusiasmo alle stelle e complimenti sperticati per una grande impresa capoverdiana!
Solo la Criola ha preso servizio e pare stia viaggiando tra Santiago, Fogo e Brava, mentre l’altra nave si trova ancora a Singapore, pronta per venire, peccato che non ci siano i soldi per pagarla!!
E’ di oggi la notizia che la CVFF, ha annunciato che la prossima settimana dovrà chiudere definitivamente i battenti se il Governo non l’aiuterà … Tra gli azionisti dell’impresa figurano anche diversi municipi di Fogo e Brava. Proprio queste Amministrazioni, criticano la forma di gestione dell’impresa, secondo loro le spese sono enormi e sproporzionate per questo tipo di lavoro.
Secondo i gestori invece, il Governo dovrebbe entrare in parte molto maggiore con capitali consistenti per salvare la baracca!!
In sostanza, nel giro di poco più un anno sono stati capaci di mandare a rotoli il tutto, intanto i servizi di trasporto ne risentono ancora una volta e fanno un altro passo indietro.
La stessa storia con la TAICV per i trasporti aerei ….. azienda in fallimento, Governo che dovrebbe intervenire, tutto fermo e caos in tutti gli aeroporti con enorme malcontento dei viaggiatori.
Viene spontaneo chiedersi: “Ma perché mai questa gente non è in grado di gestire niente?” Perché non è la prima impresa che va a rotoli e purtroppo si nota che quando un’impresa va in mani capoverdiane, ha poche speranze di durare a lungo.
Personalmente credo che questo Paese abbia fatto il passo più lungo della gamba. Non hanno le basi, la preparazione o l’esperienza necessarie per affrontare certe problematiche. Il Governo tendenzialmente copia dall’Europa e spinge a più non posso il Turismo per esempio, ma a parte le strutture turistiche in mano agli stranieri, non esiste altro e soprattutto, non si può promuovere un turismo di massa dove non arrivano aerei e navi. Non si può pretendere che arrivino navi da crociera quando i porti non sono a norma e non sono adatti per far sbarcare la gente. Manca la base di tutto, è come un castello di carte che si regge traballando.
Si criticano sempre i Governi, in ogni parte del mondo, ma in effetti, io credo che questo Paese stia adottando una politica non adatta. E’ un Paese troppo giovane, troppo inesperto per fare grandi salti in avanti di botto, io credo che doveva essere più graduale e forse si starebbe andando un tantino meglio.
Per una famiglia di 3 persone costa meno fare il pacchetto villaggio/viaggio che prendere solo i biglietti…a meno che non si prenoti i biglietti 6MESI prima!!!! un vero peccato….
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Si Mirka, hai ragione. Il costo elevato dei viaggi è un altro problema in questo Paese. Anche i voli nazionali tra isola ed isola sono cari, perché per fare una ventina di minuti di volo si spendono 70 euro … che è davvero parecchio.
Ma questo penso sia dovuto sempre al fatto che esiste una sola compagnia capoverdiana che non ha concorrenza …. e malgrado tutto … è in deficit!!!! Questo credo la dica lunga sulle capacità gestionali capoverdiane 🙂
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Se i nostri giovani laureati in economia o menagment gestionale potessero far parte di un progetto di gestione e rilancio nei trasporti,anche via mare, e nel turismo,sarebbe un bene per entrambi le parti. Purtroppo la mentalita’ caboverdiana mi sembra,da quel poco che ho intuito,un misto fra assistenzialista,”fancazzista” e “sotuttoioista”
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Esatto Silvia, hai dato una perfetta definizione!!! I capoverdiani sono proprio così! Ora, per non passare per quella che li demolisce sempre … 😉 dirò che in un’impresa del genere è certamente difficile gestirsi senza adeguato aiuto governativo. Mi hanno spiegato giorni fa, che anche da noi quel settore è fortemente sostenuto dallo Stato, altrimenti non ce la farebbe.
Resta il fatto che anche nelle imprese molto più piccole questa gente dimostra parecchia impreparazione. Vedi il farmacista che non sa star dietro alle ordinazioni della merce, tutto il personale addetto agli sportelli pubblici che non è in grado di darti un’informazione esatta …. ci sono una marea di esempi. Pensa che 15 giorni fa una mattina non c’era il pane. Motivo? E’ finita la farina, semplice!!! Il tipo che lavora nell’edilizia e salda i tubi … si presenta sul cantiere e non ha modo di accendere il saldatore, non pensa che per il suo lavoro è necessario avere con se dei fiammiferi o un accendino … se il cantiere si trova in zona disabitata, se non c’è chi gli presta i fiammiferi che fa? Semplice, se ne va e magari domani torna 🙂 Sono anche simpatici in questo loro fancazzismo, ma quando devi lavorarci insieme o farli lavorare, è una cosa da perderci la testa!!!
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Ognuno si porta il proprio passato sulle spalle.E’ cosi’.
La storia incombe su di noi.Penso all’India e alla casta degli intoccabili.Le caste sono state abolite da Gandhi,ma l’ultima,i reietti non riescono ancora ad emanciparsi,e quando lo fanno(hanno diritto per legge di un 10% al parlamento,all’università e nei posti pubblici) il loro passato incombe su di loro. La mancanza di un sub-strato culturale,insieme alla consapevolezza di ciò che hanno perso fin
ora,ne fa uomini prepotenti e senza morale. Anche i capoverdiani hanno una storia triste,fatta di schiavitù, isolamento e povertà.
Non essendo pero piu’ nel terzo mondo,dovrebbero svegliarsi un po’.Aspettiamo le generazioni future
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Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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