I capoverdiani in genere non amano molto gli animali. Parecchi di loro prendono un cane, che però serve in genere esclusivamente per i giochi dei ragazzini quando è cucciolo e, quando cresce finisce relegato sul terrazzo, dove vive sotto il sole cocente ed esposto al vento impietoso, sperando che il padrone si ricordi di portargli qualcosa da mangiare …
Qualcuno sta imparando che i cani sono creature che possono essere fantastici compagni ed inizia a trattarli un po meglio, e questo grazie all’opera di volontari che si impegnano a fondo per far si che diminuisca il randagismo e che la gente si abitui a considerare i cani non come oggetti ma come creature intelligenti.
E’ accaduto a Sal nei giorni scorsi, un fatto che fa ben capire la natura crudele degli uomini.
Un cane che si chiama Cookie ed ha un padrone, si trovava libero sulla spiaggia di Santa Maria, proprio vicino al Bar del campione di Surf, Josh Angulo. Non si tratta di un cane aggressivo o affamato, ma purtroppo è successo quel che non doveva succedere. Forse molestato da un ragazzino, si è rivoltato procurandogli un graffio al tallone. Il cane non ha morsicato perché non c’erano neppure i segni dei denti, ma in ogni caso naturalmente lo spavento del ragazzino c’è stato e certo, queste cose non dovrebbero succedere perché i cani non andrebbero lasciati liberi dove giocano bambini. Ma può capitare che l’animale scappi, magari per farsi una corsa sulla spiaggia … e probabilmente se i bambini non lo avessero molestato nulla sarebbe accaduto.
Quello che è stato davvero orribile, è stata la reazione spropositata del campione di Surf … che si è precipitato a prendere il suo Pik-up per farvi salire il cane, dicendo che doveva essere ammazzato …
La bestiola è salita di buon grado sul cassone senza ribellarsi, forse pensando che lo portavano a fare un giro … e il tizio, seguito da un’orda di ammiratori, si è allontanato con la macchina.
Miracolosamente il cane non è morto, infatti è ritornato il giorno dopo, ridotto in condizioni pietose. Il muso gonfio e pieno di ematomi. Sicuramente gli hanno tirato pietre e dato botte lasciandolo in fin di vita in qualche angolo sperduto.
Cookie è stato curato amorevolmente da qualcuno con cuore e cervello e il veterinario ha dovuto sedarlo ed aspirargli parecchio sangue che avendo formato un grosso ematoma gli chiudeva praticamente un occhio.
E’ una storia triste e il lato peggiore è che la persona che si è occupata di violentare questa bestia, sia un campione di Surf, ossia uno che è amato e seguito da tantissimi giovani dell’isola, che farebbero qualunque cosa per emularlo ….
Le forze dell’ordine non sono intervenute, perché per la società capoverdiana non esiste di muoversi a difesa di un cane naturalmente!
Ripeto che non dovrebbe avvenire che un cane venga lasciato libero in mezzo alla gente, ma comunque a Sal, ci sono quantità di cani randagi per esempio, che gironzolano per le spiagge e sarebbe opportuno che ai bambini e ragazzi venisse insegnato che è meglio non molestarli.
Vedo spesso anche qui a Sao Nicolau, bambini che tirano pietre ai cani, per loro è una cosa normalissima che hanno imparato dai genitori e quando uno si permette di sgridarli cercando di spiegargli che non va fatto, si fanno delle grasse risate ed aspettano che tu te ne sia andato per riprendere il loro gioco che sembrano amare molto.
Insegnargli a giocare che so, alla settimana, a nascondino, a rincorrersi? … ci sono migliaia di giochi che i bimbi potrebbero fare in strada o in spiaggia, ma no, qui li si vede solo tirar sassi …
Io ci ho provato più di una volta a cercare di intrattenerli insegnandogli un qualche gioco da fare all’aperto; ho avuto sempre come riscontro, uno scarso interesse e la sensazione che mi considerassero pazza 🙂
Paese che vai, usanze che trovi si dice, ma davvero questo tipo di usanze sono eccessivamente barbare per una popolazione che ama definirsi “europea” e si da un sacco di importanza per essere uno dei paesi più avanzati dell’Africa (così dicono loro).
La mia risposta ad un articolo su un giornale capoverdiano:
http://www.facebook.com/notes/edoardo-gandini/il-randagismo-a-capo-verde-la-mia-risposta-al-giornale-a-na%C3%A7%C3%A3o/488493214531763
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Molto ben fatto!!!! Grazie Edoardo per farci partecipi. Leggete tutto l’articolo perché vale la pena!!!
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Chi non ama gli animali non ama nè se stesso, nè gli altri! Questo succede in ogni dove, speriamo che anche il popolo capoverdiano capisca che non uomini non siamo il centro dell’universo, e chi è più piccolo di noi va aiutato ed amato, non ammazzato di botte! Andasse quel campione di imbecillità a prendersela che so io, ad esempio con un bel leone, magari affamato!
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Eh Amatib, non so quanto il popolo capoverdiano sia intenzionato a capire … ci sono stati degli sviluppi. Stavo leggendo proprio ora che il famoso campione di surf, ha affittato un pik-up di quelli con gli altoparlanti che è andato in giro tutto il giorno strombazzando che ci sono in giro troppi cani randagi, che sono pericolosi, che trasmettono malattie ai bambini, che bisogna ammazzarli ecc ecc. Devi sapere che un’associazione di volontari ha fatto moltissimo a Sal per i cani randagi, che ora sono per la maggior parte sterilizzati e vaccinati ecc ecc .. tutto questo è stato fatto gratuitamente, senza l’intervento del comune, proprio per migliorare la situazione a >Sal. Ma quando i volontari sono andati oggi in Polizia per denunciare il fatto di questa pubblicità non veritiera circa la situazione dei cani, i poliziotti hanno riso loro in faccia. Figuriamoci se danno ragione ad un italiano, contro il loro campione poi …
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ke skifo ke skifo,ma quando l’uomo se così si può kiamare userà almeno un quarto di cervello.io auguro tanto male a queste persone ke non capiscono ke è un essere vivente,ke soffre come noi!!!!!!!!!!!!!!!!
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Ciao, sono Patrizia, vivo a Sal e faccio parte dell’Associazione per la difesa degli animali. Sto seguendo da vicino il caso di Cookie. Alcune precisazioni.
Prima di tutto anche io come te Luisa, sono dell’idea che i cani debbano essere o tenuti al guinzaglio e tenuti comunque in un’area controllata. La libertà non è una cosa facile da gestire: la mia libertà finisce quando lede la tua…quindi personalmente sono dell’idea che le persone debbano essere libere di passeggiare senza essere spaventate dai cani, così come i bambini devono imparare a non tirare i sassi.
Ma questa è la teoria. La pratica vede un paese che fino a pochi anni fa non aveva turismo e non c’erano strade e hotel. Le persone avevano la loro casetta e alla mattina i bimbi uscivano a giocare liberi…esattamente come cani e gatti, liberi di andare dove volevano. Questo per dire che la tradizione non è una cosa che si cambia in 5 minuti, ci vuole pazienza e ci vuole motivazione. Cose che spesso mancano in chi vorrebbe vedere risultati subito.
Lo sappiamo ben noi che da due anni facciamo campagne di sterilizzazione e cura gratuita per tutti gli animali di Sal, con o senza padrone! Abbiamo sterilizzato oltre 2.000 animali e vi giuro che si vede! Pochissime femmine ancora rincorse quando sono in calore. Poche lotte fra i maschi. Poche cucciolate abbandonate in giro.
Eppure i proprietari di ristoranti o hotel pretenderebbero di vedere risolto il problema da oggi a…oggi… Eppure ci sono migliaia di articolo scientifici che dimostrano che avvelenare non serve a nulla. Anche perchè, se avvelenare fosse la soluzione, visto che l’hanno fatto (e purtroppo qualcuno continua a farlo) per decenni, il problema non dovrebbe più esistere. Invece…
I
nsomma, la vita di chi ama gli animali non è semplice a Capo Verde. Tante cose sono state fatte, molte ancora da fare. Ci vuole passione e dedizione e, magari, una legge che impedisca il ripetersi di quello che è successo a Cookie. Perchè alla fine poco importa se il cane è stato stuzzicato, se il bambino semplicemente passava di lì. Tutti concordiamo che non sarebbe dovuto succedere. Il cane doveva essere controllato dal suo padrone.
Ma quello che poi Josh Angulo ha fatto è ASSOLUTAMENTE INGIUSTIFICABILE. Punto.
Non ci sono altre parole. In un paese civile questo campione con le braccia, ma senza cuore e pietà, carico solo dell’arroganza di chi si sente intoccabile, non avrebbe potuto farla franca.
Tanto ancora da fare a Capo Verde….
Il cane sta meglio. Preciso che l’aspirazione degli ematomi è stato fatta a distanza di 10 giorni. Questo per farvi capire quanto fossero gravi. Nemmeno 10 giorni di cure antibiotiche e antinfiammatorie sono bastate, si è dovuto intervenire chirurgicamente.
Ma non so se esiste un intervento che possa riportare nel cuore di questo cane la fiducia e l’amore per gli esseri umani.
Io ancora adesso non posso nemmeno pensare a quello che deve avere passato quando, dopo essere salito sul pick up, va bene legato, va bene con persone che urlavano (ma Cookie è capoverdiano, è abituato a sentire la gente urlare… gli piaceva andare in auto, probabilmente pensava di andare a fare una bella passeggiata) si è ritrovato sbattuto in qualche pezzo di deserto disabitato e ha visto i 4 uomini trasformarsi in mostri e picchiarlo con ferocia. Il dolore fisico poi passa….e il resto?
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Ciao Patrizia e grazie per l’intervento ed i chiarimenti. Sono pienamente d’accordo con te su tutto quello che dici e so che dobbiamo avere pazienza e dar tempo a questo Paese di sistemare tante ma davvero tante cose 🙂
Comunque tanto per la cronaca, a Tarrafal il Comune continua le sue belle campagne di avvelenamento, lanciando il veleno nelle strade … è già capitato più di una volta che morisse avvelenato un cagnetto non randagio ma con tanto di padrone e guinzaglio … io a volte mi chiedo se non si rendono conto che per strada ci sono anche i bambini.
Che dire? capoverdianamente … é vida!!!!
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…….e si Lu, è tutto vero, come è altresì vero che pur essendo campioni, pur avendo fisici mozzafiato e tartarughe addominali da far strabuzzare gli occhi alle donne, fascinosi per i loro capelli biondi, occhi verdi e pelle nera, ma………. come diceva una mia givane amica invaghitasi proprio di uno di tali fenomeni, “nella testa proprio nulla” e il perchè noi lo sappiamo bene, perchè qui non si usa insegnare nulla, soprattuttto le buone maniere, l’educazione, il rispetto per animali, cose e l’ambiente, che è poi l’unico valore o prodotto da “vendere” di queste isole e per loro invece ogni cosa va gettata a terra. ……..e si Lu, è tutto vero, tanti cani randagi, a centinaia, in tutte le isole, e la percezione che nessuno, come per tutti i problemi di Capo Verde, che si interessi per risolverli e anche tanti campioni, ma sicuramente non campioni nella vita………
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Eheheheh “campioni senza valore” … una volta c’era un tipo di spedizione postale che si chiamava così, ti ricordi? 🙂
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Concordo.Ah..che tutto il mondo è Paese…siamo alle solite…
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