In occasione della Festa del Padre, l’Istituto Nazionale di Statistica rende noto che a Capo Verde il 53% dei bambini vive senza la presenza del padre, mentre il 15% senza la presenza di entrambi i genitori.
Ed ecco che la Commissione per i Diritti Umani decide di lanciare una campagna di sensibilizzazione per radio, tv e libretti informativi.
La campagna verrà finanziata da Francia, Nazioni Unite e ambasciata Brasiliana. E anche qui il Governo non spenderà una lira …
La presidentessa della Commissione per i Diritti Umani, commenta che è un dato molto preoccupante in quanto il numero di figli senza padre è davvero elevatissima e dice che è ora di cercare di far ragionare questa gente.
L’intento sarà quello di cercare di far capire ai padri che i figli necessitano della loro presenza ma che anche un padre ha bisogno di stare insieme ai propri figli.
Bene, conosco una quantità di padri qui; alcuni hanno anche solo 20 anni, altri 30 o 40, ma tutti ti parlano con orgoglio dei numerosi figli che hanno messo al mondo. Parlando con queste persone uno capisce che quando va bene, vivono insieme ad uno dei tanti che hanno avuto, perché gli altri abitano con la mamma o anche solo con la nonna. In molti casi poi, non vivono proprio con nessuno, ma continuano a stare in casa dei propri genitori o vivono da soli magari su altre isole.
Questa gente semina figli dappertutto, non solo sull’isola natale ma anche su altre, dove magari si sono recati per brevi periodi di lavoro. Loro dicono di amare molto i figli, che riescono a vedere qualche volta, ma non si preoccupano minimamente di come stiano crescendo, di quello che gli staranno insegnando, sempre che ci sia qualcuno ad insegnargli qualcosa, di quello di cui veramente avrebbero bisogno … nulla.
In genere quando gli nasce un figlio, il padre ama portarlo in giro per farsi vedere con il nuovo nato in braccio e per mostrare quanto è bello e sano, poi lo riporta alla madre e sparisce.
Le madri che hanno figli dallo stesso uomo, a volte si conoscono, a volte no, fanno ognuna la loro vita e cercano disperatamente di avere un qualche aiuto finanziario dal padre, cercando di rintracciarlo ovunque sia … intanto però magari restano incinta di un altro che poi a sua volta farà lo stesso, se ne andrà e alla ragazza toccherà farsi carico anche del nuovo venuto. E così avanti, è una catena difficile da spezzare.
Riuscirà una campagna di sensibilizzazione a far cambiare qualcosa? Impossibile non augurarselo … difficile crederlo!
Avete notizia di questa campagna di sensibilizzazione???
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Forse questo intrecciarsi di famiglie ha radici africane,o forse e’ un retaggio dei vari missionari cattolici.Fatto sta che un paese dal quale si emigra in massa,non può tollerare un grande aumento demografico.Farebbe bene una bella campagna sul contenimento delle nascite.Mandata magari in televisione fra una telenovela e l’altra …..
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ho un’idea!!!!!!!!!!!! scommetto che avete capito….
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Speriamo,si sveglieranno prima o poi queste donne.potranno decidere di non essere trattate come una macchina per fare figli e doversene poi occupare,o darlo a sua volta a sua madre che anche loro sono state macchine per figli.premetto che avere un figlio è una cosa meravigliosa,ma il figlio si fa in due….donne abbiate più rispetto per voi stesse.
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Hai ragione Rita, la colpa è anche delle donne, che a dire il vero sono quelle che mi fanno più rabbia proprio per i loro comportamenti, che rivelano un grande vuoto, una mancanza totale di interesse per qualunque cosa, l’assenza stessa della dignità!!! Se penso alle lotte che abbiamo fatto per raggiungere dei diritti, per essere rispettate ….mi fa troppo rabbia l’atteggiamento di queste ragazze, ma ho parlato con tante di questo argomento, non c’è niente da fare, non gli arriva proprio, se ne fregano!!!!
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