Questo è solo il raccontino di una cosa che mi è capitata ieri 🙂
Avevo chiesto in giro se qualcuno mi procurava delle aragoste. Ieri sera arriva un pescatore di aragoste e mi dice: – “Ho delle aragoste pescate oggi e mi hanno detto che le vuoi comprare”
– Si, fammi vedere cos’hai – Il tizio ha due borse, in una ci sono un paio di aragoste belle grandi e parecchie piccoline; nell’altra borsa ci sono delle piccole aragoste congelate.
– Ma queste sono congelate, non pescate oggi –
– Si, una borsa è di congelato, ma le ho congelate ieri –
– A quanto le vendi? –
– Costano 1200 scudi al Kg. –
– Sia il fresco che il congelato? –
– Si –
– Un mese fa costavano 1000 … ma va bene lo stesso, te ne prendo tre Kg, dammi le due grandi e qualcosa di piccolo –
– Ah no! Devi prendere tutto, io vendo tutto insieme –
– Ma scusa, quanto pesa tutta questa roba? –
Pesiamo le aragoste e il peso totale è di 5 Kg e mezzo.
– Per me è davvero tanto, ma se davvero non puoi vendermene meno, dai … questa volta le compero e poi le congelerò … –
Gli allungo 6000 scudi e gli dico: – lasciamele a 6000 però – (Il conto esatto avrebbe fatto 6500)
– No, neanche a parlarne, 500 scudi sono tanti soldi, non posso scontare niente. –
– Anche 1200 scudi al Kg sono tanti soldi, comunque, pesami allora 5 Kg giusti e ti prendi i 6000 scudi –
– Ah no, perché poi io devo andare ancora in giro a cercare chi mi compra quel mezzo Kg! No devi prenderle tutte –
A questo punto mi è saltata “la mosca al naso” e più per principio che per altro, gli ho detto che se voleva venderle tutte a me, mi doveva fare 6000, altrimenti, se le poteva tenere.
Lui si è messo a sbraitare, poi a barbottare e poi ha raccolto le sue borse e se ne è andato!
Non credo che ci sia molta gente che è disposta a prendergli 5 Kg e mezzo di aragoste, so che lui dovrà girare un bel po’ e dovrà pagare il trasporto per andare di qui e di la …. alla fine quello che non vende lo congela. 500 scudi li spende solo in benzina per cercare il compratore.
Ma che fare? E’ la loro maniera di interpretare il commercio 🙂
Qualche anno fa le avrei comperate, li accontentavo sempre perché credevo di aiutarli in questo modo, ma poi ho capito che non ne valeva la pena ed ho cambiato registro.
Il mese di agosto i prezzi aumentano sempre in quanto arrivano gli emigranti per le ferie e naturalmente loro ne approfittano, ma questo succede in ogni luogo, approfittarsi del turismo … lo fanno tanto anche in Italia, però, si dimostrano poco intelligenti secondo me, infatti normalmente quando un cliente ti compra tutto il blocco, di qualsiasi merce, uno sconto si fa sempre. Poi c’è da dire che a Sao Nicolau, non c’è il turismo, quindi non è che siano tante le persone che possono essere interessate a questo particolare prodotto e i ragazzi che le pescano e vengono ad offrirle, sono parecchi … penso che era meglio fare un piccolo sconto in questo caso e tenersi il cliente, però: Paese che vai … usanze che trovi 😉
Questo atteggiamento tipico lo viviamo spesso quando si viene a Capo Verde, ma credo che sia più particolare di S.Nicolau o meglio Tarrafal. Sicuramente denota una poco lungimiranza economica, del resto basti pensare e vedere che pochi sono i commercianti capoverdiani e quei pochi naturalmente si fanno la loro piccola fortuna. La gente comune purtroppo è abituata a campare sull’arrivo dei migranti e poco importa se è connazionale o no, sono “polli” da spennare “tanto loro i soldi ce li hanno vivono in Olanda,talia o in America” . Poi molti vivono sugli “aiuti” gli stessi migranti che periodicamente inviano sempre qualcosa “ l’economia del bidone”, quindi forse non è proprio necessario aguzzare l’ingegno per cui messo tutto assieme si arriva al risultato delle “aragoste”. Beh basti pensare quando si va a comprare il pesce al porto di questo periodo è una continua bagarre di prezzi, comprensibile visto che siamo in “alta stagione”, ma lo ritengo veramente miope da un punto di vista commerciale, come ritengo miope la politica turistica in Italia.
Per quanto riguarda poi la presenza dei numerosi negozi cinesi è una vera indecenza politica , il governo di Capo Verde è sempre alla ricerca spasmodica, giustamente, di aiuti economici, la Cina ha una necessità spasmodica di trovare nuovi commerci per i propri prodotti (…. qualità pessima) ecco il matrimonio è fatto come lo è fatto per gran parte dell’Africa. I governi danno una infinità di agevolazione sulle importazioni cinesi, facilitazioni ad aprire negozi ma avete pensato per chi è oggi conveniente? Un Capoverdiano non potrebbe reggere la loro concorrenza tanto è che quel genere di negozi sono in mano ai cinesi, fino a qualche tempo fa non potevano però vendere generi alimentari, ma l’anno scorso ho visto che anche questi iniziavano ad essere presenti nei loro negozi.
Mi pare che solo a Tarrafal ci siano 6/7 attività cinesi, mi sono sempre chiesto come mai i capoverdiani non si lamentano di questa situazione. Beh qualcuno mi ha detto “ho un fondo commerciale mi pagano un buon affitto chi me lo fa fare di stare dietro un bancone”; “ se non ci fossero loro non ci sarebbe questo genere di merce e poi danno da lavorare” già avete visto come vengono sfruttate le loro impiegate?! Ecco come si regala una economia , ecco il principio del commercio dove va a finire, ma…………aspettate un po’…..non è quello che è successo anche in Italia?…….ma forse adesso noi almeno lo abbiamo capito.
Morale ?…..condivido l’atteggiamento di Luisa ed invito tutti a seguire questa strada, forse , come dico sempre, insieme possiamo cambiare qualcosa e soprattutto non fare gli stessi errori che facciamo nella cara Italia.
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Proprio così Alberto, non bisogna mollare. E’ come quando al mercato ti vogliono vendere i pomodori a 5oo scudi Kg … io non glieli compro, ma ci sono tanti italiani che qui vivono e che gli danno qualunque cifra chiedano ed è anche per questo che poi i prezzi aumentano senza nessun controllo. Ieri comunque ho preso aragoste a 1000 scudi kg, quindi è proprio solo questione di non farsi fregare e basta 🙂
I cinesi … sono una storia a parte eheheh, ce ne sono credo 8 a Tarrafal e vendono ormai quasi tutti anche roba da mangiare, la stessa roba che vendono i capoverdiani e più o meno agli stessi prezzi. Lo stipendio di una commessa che lavora da loro è di 500 – 600 scudi il mese per lavorare 8 ore al giorno (circa 50 euro).
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Ciao Luisa
come va in quel di S. Nicolau? Anche lì l’estate “turistica” sta finendo?
Vorrei sapere se anche questo anno a Cachaco hanno fatto, come l’anno passato e mi pare nel mese di agosto, una giornata in cui venivano proposti tutti i prodotti locali con possibilità di assaggiarli e con relativi balli folcloristici La finalità era far conoscere anche il parco di Monte Gordo, così mi pareva di aver capito.
Mi sembrava un’ idea interessate e che meritasse successivi sviluppi.
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Ciao Alberto, eccoti le ultime da SNicolau:
L’evento di Cachaço di cui parli, si è tenuto il 10 e 11 Agosto. Si tratta ormai di una piccola fiera gastronomica, dove si possono degustare i vari prodotti tipici, si assiste ai vari balli e si può anche partecipare ovviamente, musica ininterrotta par due giorni e due notti. Ha attirato parecchia gente ed è stato sicuramente un successo.
La stagione turistica non è ancora finita, ci sono ancora molti emigranti in ferie, e turisti per lo più olandesi ed italiani. In genere fino a metà settembre c’è abbastanza movimento.
Ora è molto di moda la spiaggia di Baixo Rochas che essendo ormai fornita di una strada (anche se sterrata) ma percorribile con qualunque mezzo, vede ogni giorno una grande affluenza di gente che a volte si ferma a dormire in tenda.
C’è qui in questi giorni una delegazione del WWF che sta facendo il giro delle varie spiagge studiando il via-vai delle tartarughe. Le spiagge preferite da questi animali, contano quasi tutte con almeno un guardiano per evitare problemi.
Ieri anche qui sulla spiaggia di fronte a casa mia, ho potuto notare le orme di parecchie tartarughe … il che vuol dire che ce ne sono parecchie in giro quest’anno.
E mentre l’estate se ne scorre via … noi continuiamo qui ad aspettare chi arriva e a salutare chi riparte 😉
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Grazie Luisa
delle tue precise e puntuali informazioni. Sono contento che l’iniziativa di Cachaco vada avanti e cha abbia sempre più successo! Così almeno qualcosa si muove………se queste iniziative potessero avere sempre più sapzio!
Eh eh mi sembra quasi di sentire gli odori, i rumori e i sapori di codesti luoghi!
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Beh….che dire Luisa…questa e’ una storia che si ripete con ogni tipo di mercandoria e su tutte le isole e spiega il fatto per il quale a CapoVerde i cinesi abbiano fatto cosi tanta fortuna con i loro negozietti: sanno fare i commercianti! E poi per 500 escudo non le cambiano la vita ma perdono un potenziale cliente…..queta e’ la mentalita’ del vivere stupidamente e teoricamente alla giornata.
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