La Direzione Generale della Pesca è in subbuglio per le aragoste.
108 Kg di aragoste sono state sequestrate a Sal e Fogo e immagazzinate a Sao Vicente, dove dovranno rimanere finché il tribunale non deciderà cosa farne …
Questo succede in quanto ci sono state forti critiche da parte dell’opinione pubblica,quando l’estate scorsa, la DGP fece bruciare ben 80 Kg di aragoste sull’isola di Sal; i crostacei provenivano da S.Nicolau ed erano destinati al consumo nei ristoranti ed hotels.
Anche a Fogo pare sia successa la stessa cosa, 76 Kg bruciati.
Ora la DGP ha chiesto che sia il tribunale ad intervenire; dalle loro ispezioni risulta che le aragoste in questione non hanno le dimensioni minime permesse dalle autorità. Anche le femmine con le uova sono state confiscate, queste secondo la legge, dovrebbero essere ributtate in mare in modo che le uova si possano schiudere.
Io posso solo dire che mentre a Sal venivano bruciati 80 kg di aragoste, qui bisognava discutere per avere un prezzo decente, e chi le vendeva, preferiva non dartele, piuttosto di togliere cento scudi ….
E non voglio neanche pensare alle condizioni dei crostacei che stanno in giro dal mese di luglio scorso e saranno già state congelate e scongelate chissà quante volte.
Se poi guardiamo cosa costa un’aragosta in Europa, c’è da rabbrividire.
Così va il mondo!!!
gli 80 kg di aragoste non sono state bruchiate ma sono state consegnate all’esercito che le cucinate per tutti i militari e i prigionieri di sal.le ho mangiate anche io
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Ciao Davide, grazie per la tua precisazione. La notizia sul giornale “La Semana” era quindi inesatta.
Sono contenta quando qualcuno interviene con notizie di prima mano, perché la stampa si sa, a volte non è precisa o magari è di parte …
Su ogni isola ci vorrebbe la collaborazione di qualcuno che come te, si prenda il disturbo di intervenire … ma purtroppo sono pochi quelli che amano dire la loro in internet 🙂 Tu abiti a Sal? Grazie ancora per l’intervento!!!
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