Sono sempre di più gli articoli che incoraggiano gli italiani a lasciare il proprio paese ed andare a vivere altrove, portando esempi di quantità di Paesi, dove si vive con niente e da nababbi.
Molte le testimonianze di chi si è trasferito ed ora abita in paradisi dove con 500 euro al mese vive benissimo. Ultimamente ho letto di gente che sta da Dio in Ucraina e in Spagna …
Io sinceramente, vorrei poter vedere con i miei occhi come vivono questi italiani in Ucraina, che viene descritto come un posto da sogno … so che è un Paese dal clima non certo gradevole, dove si parla una lingua piuttosto ardua da imparare, con abitudini parecchio diverse dalle nostre e dove esistono tensioni politiche non indifferenti.
La Spagna invece? Si, bel Paese certamente, forse tasse un po’ più basse che in Italia, ma la situazione attuale è quella che conosciamo bene, comune ai Paesi del Sud Europa …
Poi ci sono i famosi “Paradisi” … tipo il Belize, la Tailandia ecc ecc. e qui forse si riesce davvero a vivere con i famosi 500 euro al mese ma, come si vive? Ossia, chi non vede l’ora di andarsene dall’Italia, è cosciente di tutto quello che gli potrà mancare?
Una coppia di giovani ad esempio, che tipo di lavoro potrà svolgere in questi posti? Il solito ristorante italiano? Forse, ma non è poi così semplice come sembra.
Intanto bisogna essere dei tipi intraprendenti, poi bisogna essere di quelli che si adattano a tutto ed imparano presto a parlare la lingua del posto in modo da potersi inserire nella società locale e non restarne ai margini frequentando solo altri italiani emigrati, perché per riuscire a lavorare bene in proprio, è necessario essere benvisti dalla gente del posto, altrimenti può diventare difficile.
Il giro di amici che si lasciano in Italia, è difficile da ricostruire in questi Paesi, si può certo fare delle amicizie, ma non sarà mai come rapportarsi con i nostri amici che ci conoscono da sempre e con i quali abbiamo tanti interessi in comune … Anche gli altri italiani che incontreremo, non è detto che siano persone simili a quelle con le quali ci rapportavamo in Italia; se siamo giovani magari ci potrà capitare di doverci ritrovare per lo più con gente molto più avanti negli anni e con i giovani del posto possiamo scoprire di non avere molto in comune.
All’inizio ci basterà la spiaggia meravigliosa, il mare turchese e il baretto pieno di gente che dice cose incomprensibili ma ci fa grandi sorrisi …. Ma a lungo andare non ci mancherà una vita un po’ più “piena”?
Queste cose le dico non per scoraggiare tutti quelli che ogni giorno mi dicono che vogliono andarsene, le dico per ricordargli che il “paradiso” in questa terra non esiste in realtà, che la vita con 500 euro al mese è magari possibile, ma bisogna accontentarsi di vivere come in Italia non si è più abituati da tanti anni, le dico perché non tutte le persone sono adatte a conformarsi in ambienti del genere.
Capo Verde ad esempio è un posto dove si può vivere con meno che in Italia, ma o si ha una rendita fissa, oppure bisogna mettere un’attività in proprio. Per fare questo, è necessario avere le spalle ben coperte, perché il turismo è agli albori e può capitare di rimanere anche per mesi senza lavorare … Non solo, bisogna avere una certa professionalità nel campo che si sceglie perché chi improvvisa, presto si accorge che non funziona … Se pensate di lasciare l’Italia con pochi soldi in tasca e riuscire ad avviare qui una florida attività, vi state sbagliando. Se invece siete coraggiosi, avete qualche soldo da investire e un minimo su cui contare anche dopo aver iniziato un’attività, se veramente non vi importa di abbandonare lo shopping, i divertimenti, le buone trattorie, i famigliari, gli amici e tutto quello che ha fatto parte della vostra vita finora, allora potete provarci ma, non contate su lavoro dipendente e siate realisti circa quello che sapete fare. Venite prima in avanscoperta e vedete se questo posto vi può piacere non per una vacanza, ma proprio per viverci, guardatevi intorno e cercate di capire se quello che trovate qui, può compensare quello che lasciate; non lasciatevi abbagliare dalla cortesia di locali ed italiani che troverete in loco, perché poi al momento della verità vi potrete accorgere che è solo sulle vostre forze che dovrete contare.
Ho letto proprio ieri in un Forum, una persona che partendo per una vacanza sull’isola di Sal chiede se li troverà qualcuno che parla italiano perché lei non conosce altre lingue … ecco, questo è un esempio di persona che non potrà mai pensare di trasferirsi all’estero, perché se si fa di questi problemi solo per una vacanza , immaginiamoci per trasferirsi …
Ma se venite per una vacanza, vi parrà davvero di essere arrivati in un piccolo paradiso e potrete godere di un posto diverso e bellissimo che resterà tra i vostri ricordi più piacevoli 🙂 Diverso è pensare di venirci a vivere!
buonasera, complimenti per quello che scrive, tutti i giorni apro questo sito per trovare qualcosa di nuovo, spero di incontrarla al più presto, e di conoscere la realtà di Capo verde anche se lei la racconta bene
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Grazie mille Isa, sono sempre contenta di sapere che quello che scrivo è di un qualche interesse, sarà davvero un piacere anche per me incontrarti. Hai intenzione di fare una vacanza qui? Fammi sapere quando arrivi così ci incontriamo!!!! A presto 🙂
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a breve mio marito con mio figlio e mia mamma verranno a S. Nicolau devo ancora contattare il sig. Marco per un appartamento, io non ci sarò purtroppo, magari per fine anno qualche cosa salta fuori
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Sicuro Isa, non mi ricordavo di aver già parlato con te. Ricorda che per l’appartamento devi interessarti per tempo, perché non sempre ne trovi di liberi ….
Un abbraccio
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Bello il tuo blog, Luisa! Brava! Forse è il primo, e l’unico, blog di tipo “olistico”. Non è un blog turistico, ma s’interessa anche di turismo; non è un blog politico, ma aggiorna sulle situazioni socio-politiche; non ha un taglio economico, ma descrive anche questioni legate all’economia. E poi, con quest’ultimo articolo prende in considerazione ed esamina seriamente, perché non ha altro scopo che d’informare liberamente, una situazione diffusa e quanto mai ricca di “miti”, che spesso traggono in inganno le persone che cercano di migliorare la propria vita. Ricordo che anche in Italia, eravamo all’inizio dell’immigrazione africana, non pochi “sventurati” di quei Paesi avevano affrontato, magari con una laurea in tasca, il viaggio convinti che da noi avrebbero trovato, gratis, casa, auto e quant’altro.
Vorrei aggiungere un avvertimento: chi vede nel “mollare tutto” una soluzione ai propri ploblemi, non pensi di potersi avvalere della propria superiorità cvile e culturale, in molti casi solo presunta.
Civiltà e cultura appartengono anche ai popoli che vivono in una situazione di precarietà o indigenza economica. Ed è con questa civiltà e con questa cultura, spesso molto diverse dalle nostre, che bisogna fare i conti. Bruno. One love
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Bruno, sono contenta che ogni tanto ti fai vivo 🙂 Mi fai arrossire comunque con tutti questi complimenti, ma sono felice che ti piaccia.
Giustissimo secondo me il tuo commento sul “mollare tutto” … Prima regola per risolvere i problemi: MAI SCAPPARE!!!! tanto i problemi vengono con te anche perché molte volte sono proprio dentro di te 🙂
E altrettanto giusto il fatto che andando altrove bisogna fare i conti con la civiltà del popolo che ivi si incontra … per quanto arretrati ci possano sembrare a volte, non è con la nostra presunta superiorità che ce la faremo, bisogna sempre ricordare che siamo a casa loro e loro alla fine sono quelli che hanno il coltello dalla parte del manico.
Ancora grazie per la tua cortesia Bruno e a presto
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Avendo notato che tanta gente preferisce postare i commenti sulla pagina FaceBook anziché sul Blog, prego coloro che non sono iscritti a tale pagina, di darci un’occhiata 🙂 https://www.facebook.com/ScappareSullisolaDeiSogni
In tal modo non vi perderete le discussioni sui vari argomenti.
Grazie
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