Inaugurato ieri il primo Casinò di Capo Verde.
Si tratta del Casinò Royal che fa parte dell’hotel Hilton sull’isola di Sal.
La nuova struttura stava già funzionando in forma sperimentale fin da dicembre 2016 ed ora, dopo l’inaugurazione di ieri, apre finalmente le porte al grande pubblico.
Si tratta di un investimento di circa 5 milioni di euro che conta con 117 macchine e 11 tavoli di gioco.
Grande opportunità per i capoverdiani, visto che finora il Casinò ha creato 100 posti di lavoro destinati in grande maggioranza a personale capoverdiano. Secondo quanto dice il responsabile, non è stato semplice provvedere alla formazione soprattutto dei croupier, trattandosi di un lavoro difficile che richiede grande concentrazione, competenza in matematica e forte motivazione. Sono state fatte selezioni tra tantissimi capoverdiani su tutte le isole fino ad arrivare alla scelta di coloro che hanno poi partecipato ai severi corsi di formazione e chi è riuscito a superarli, fa ora parte del personale del nuovo Casinò, ma non solo: Sono abilitati ad esercitare la professione di croupier in tutti i casinò esteri. Non è cosa da poco per giovani capoverdiani che nel loro Paese hanno scarsissime opportunità lavorative.
Lo Stato capoverdiano incassa da subito una speciale tassa sul gioco e l’attività è controllata tramite un sistema informatico e con la presenza di ispettori.
Ovviamente l’apertura di un Casinò di livello internazionale, sarà un ottimo richiamo per turisti e rappresenta quindi un buon passo avanti sulla strada della crescita di questo settore tanto importante per il Paese.
Auguri a tutti i ragazzi che iniziano la loro grande avventura lavorativa!!
Solo il casinò ci mancava a Sal!
Purtroppo Santa Maria ormai ha ben poco di capoverdiano, o almeno del Capo Verde tradizionale, come invece è possibile conoscere in altre isole.
Ci sono passato ieri per una giornata rientrando in Italia. La popolazione è costituita da turisti che rimangono nei villaggi e per la maggior parte da grandi e piccoli imprenditori di tante nazionalità, in particolare italiani, più o meno rampanti.
I capoverdiani sono reclusi nelle strade laterali con i problemi di sempre. Non credo che con questo casinò si possano risolvere i loro problemi. Stranieri in casa loro.
Sulla stessa strada di Sal si è ormai indirizzata anche Boavista.
Chi vuole conoscere un po’ dell’autentica Capo Verde, secondo me deve visitare altre isole
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Caro Antonio, sono anni che lo dico. Ma il Paese o meglio il Governo ha scelto di puntare sul turismo di massa e non su quello eco-sostenibile; questo perché il turismo di massa arricchisce i soliti pochi che hanno le mani in pasta e fa felici i grandi investitori stranieri-.
Isole come S.Nicolau, dove io vivo, splendide e tutte da scoprire, dove si respira ancora la vera Capo Verde, sono state relegate nel dimenticatoio, con scarsi collegamenti aerei e quasi inesistenti collegamenti marittimi.
Boa Vista che è venuta a ruota dopo Sal, è completamente italianizzata e la prossima che lanciano sarà Maio. Purtroppo in tutto questo, i capoverdiani non ci guadagnano nulla, anzi, le loro condizioni sono spesso peggiorate portandoli a vivere in baraccopoli che anni fa non esistevano, accontentandosi di lavoretti super-sottopagati oppure senza lavoro.
Sono tante le belle parole che si leggono sui giornali e in internet riguardo il turismo in crescita, il Paese in crescita, ma la realtà è ben diversa anche se i turisti che vengono a passarci 15 giorni non se ne accorgono neppure …
Ora il Casinò viene ad impiegare personale capoverdiano che ha avuto il vantaggio di ricevere gratuitamente una formazione seria che potrà permettergli anche di trovare lavoro all’estero o su navi da crociera. Non è molto certamente, ma un piccolo spiraglio per qualche giovane capoverdiano si è aperto.
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