Giorni fa è arrivata a Boa Vista per una vacanza, una coppia di italiani che non conoscevo personalmente ma che mi aveva contattata per avere informazioni sull’isola.
Devo dire che sono stata veramente contenta di averli potuti conoscere personalmente perché sono due splendide persone; loro sono Patrizia Taiti e Gianni Zara e più che turisti, sono veri viaggiatori; curiosi di conoscere i luoghi e le persone, attenti alle situazioni ed ai particolari nonché abili ed attrezzati fotografi.
E’ stato un vero piacere poter passare un pomeriggio in loro compagnia accompagnandoli per un piccolo tour al quartiere delle baracche di Sal Rei.
Dopo aver girato parecchio per l’isola di Boa Vista, scoprendo le stupende spiagge, gli angoli caratteristici dei piccoli villaggi e il deserto di viana, erano davvero curiosi di conoscere anche il posto dove vive la maggior parte della popolazione di Sal Rei.
Questo quartiere il cui vero nome è Bairro de Boa Esperanza, è nato perché anni fa iniziarono ad arrivare sull’isola parecchie persone richiamate dall’offerta di lavoro a seguito della costruzione di diversi villaggi turistici e grandi alberghi. Questa gente arrivava dalle altre isole di Capo Verde dove non trovava lavoro, oppure dal Senegal o dalla Guinea.
Una volta sul posto trovavano si il lavoro, ma non avevano dove abitare e gli affitti nelle case della cittadina di Sal Rei erano e sono, troppo alti rispetto a quello che è il loro salario.
Ed ecco che iniziarono a costruirsi delle baracche fatte con lamiere, cartone, assi di recupero ecc ecc. Nel tempo tanti di loro sono riusciti a farsi una casettina con i blocchi di cemento, ma vivono tuttora in condizioni davvero misere. Basti pensare che non c’è acqua né luce, né fognatura e le condizioni igieniche sono pessime. E’ da poco che il Comune e lo Stato stanno cercando di migliorare queste condizioni facendo qualche strada acciotolata ed attivando la luce elettrica in una parte del quartiere ma, ci vorrà ancora tempo prima che possa trasformarsi in un quartiere accettabile per viverci.
Malgrado tutto ciò, se si vuol vedere allegria, serenità collaborazione tra vicini e famigliari, bisogna andare alle baracche: tutti sono sorridenti, e a vedere quei visi non si percepisce in assoluto nessun tipo di difficoltà o di tristezza. La grande capacità degli africani di adattarsi, di godere delle piccolissime cose che si possono procurare nella loro povertà, la loro calma e semplicità ti arrivano attraverso quei sorrisi.
Un giro in questo posto è istruttivo e ci fa capire che sbagliamo noi a vivere nella nostra agitazione con tutte le nostre smanie di possesso e quant’altro. Mi piacerebbe che ci fosse più gente come Patrizia e Gianni, che venendo a Capo Verde volesse conoscere anche questo lato del Paese, sapere che Boa Vista non è solo l’Hotel enorme sulla spiaggia ma è anche vita quotidiana fatta di povertà, di problemi, di mancanza di sanità e di condizioni igieniche adeguate. Io mi auguro vivamente che lo Stato mantenga la parola e riesca a dare a questo quartiere una dignità diversa, una dignità che merita perché stiamo parlando di gente, di bambini e di anziani che hanno diritto ad un minimo di confort anche se la loro capacità di sopportazione è immensa.
Non ringrazierò mai abbastanza Patrizia Taiti per le splendide fotografie che ha scattato e ve ne pubblico qui una piccola rassegna.
Category: Foto
Eccovi qualche foto del carnevale di ieri a S.Nicolau rigorosamente in notturna … non si sa perché ma è così!! 🙂
Fogo, un’isola di cui parliamo poco, dove la gente sfida ogni giorno il suo Gigante per coltivare meravigliosa frutta. Una vita dura, una minaccia costante, ma un invisibile filo che lega la gente di quest’isola all’imponente Vulcano.
Interessante da visitare per fare almeno una gita sul vulcano e vedere le coltivazioni della vite da cui ricavano uno splendido vino. Chi ama le camminate anche un tantino impegnative, si sentirà nel suo elemento e potrà godere di paesaggi dall’aspetto quasi lunare e di vista spettacolare sul mare.
A Fogo la situazione ha raggiunto un livello critico. Dopo la devastazione del Parco Naturale, di parecchie case private e dell’edificio sede appunto del Parco Nazionale, la lava sembra non fermarsi e ad una velocità di circa 20 mt. all’ora, sta arrivando a Portela che è il centro con la maggior parte di residenti (circa un migliaio di persone). La gente è stata evacuata anche se qualcuno insisteva per rimanere trattando di salvare qualche cosa della propria casa. Ora solo più poliziotti e personale della Protezione Civile rimangono nei pressi della colata.
Si sono intanto intensificati gas e fumo dispersi dall’aria e parecchi iniziano ad avere difficoltà respiratorie ed agli occhi, malgrado le mascherine di protezione adottate. L’eruzione è in corso da 9 giorni.
Ecco una raccolta di fotografie prese da Fogo News e Marcos Rocha, che mostrano la gente che viveva dove grazie al vulcano la terra è fertile e dava la possibilità di lavorare …
Una delle tante passeggiate che si possono fare a São Nicolau, è alla località di Queimada, da dove si può salire alla scoperta di immense piantagioni di mango e banani; qui nel fresco che si mantiene costantemente umido grazie alla presenza di falde sotterranee d’acqua, cresce un’abbondante vegetazione spontanea, persino il papiro arriva ad essere altissimo e con grossi fusti. Le piantagioni di mango poi sono spettacolari, alberi immensi dalle chiome che variano dal verde intenso al verde tenero al rosso ramato. Chi ama camminare lungo i sentieri di montagna e respirare aria ossigenata, godendo dell’ombra e dei giochi di luce che i raggi del sole creano filtrando tra il verde, apprezzerà particolarmente questa gita e sicuramente potrà approfittare per farsi una bella scorpacciata di manghi!!!
Ringrazio come sempre il mio fotoreporter Marco Salvatici per le belle foto 🙂
Il posto dove vivo 🙂
L’isola di Sta Luzia è situata tra S.Vicente e S.Nicolau. Si tratta di un’isoletta che fu anticamente abitata da una piccola popolazione di agricoltori ed allevatori di ovini e bovini. La gente abbandonò l’isola a causa della crescente desertificazione.
Oggi è completamente disabitata, ma è sede di diverse specie di uccelli, tra i quali anche qualcuno che non si trova in nessun altra parte del mondo; per questo motivo è stata dichiarata area protetta e accoglie solo spedizioni di ornitologi,che vengono appunto per studiare questi animali. E’ inoltre meta delle tartarughe che scelgono le sue spiagge deserte e tranquille per depositare le uova in grandi quantità ogni anno.
Si può raggiungere in barca da S.Vicente e da S.Nicolau e, per chi ama la natura selvaggia può senz’altro rappresentare una buona meta per una gita particolare. I pescatori sono in genere gli unici che vi approdano per passarci magari anche la notte quando le condizioni del mare risultano avverse e a questo scopo hanno costruito dei piccoli rifugi in pietra, che gli consentono di pernottare al riparo del vento.
Non esistono altre costruzioni sull’isola e non c’è acqua, ma offre splendidi paesaggi.
Fogo, con il suo imponente vulcano (quasi 3000 mt), è una meta sicuramente interessante per chi ama il trekking. Conquistare il Pico de Fogo non è poi così semplice, infatti si consiglia di farlo in compagnia di una guida locale. L’altra cosa particolare di quest’isola è la zona di Chà das Caldeiras, dove si può rimanere stupiti allo scoprire i minuscoli villaggi costruiti direttamente nel vecchio cratere ed anche assaggiare il vino qui prodotto.
Quest’isola, come Sao Nicolau, non è ancora stata invasa dal turismo e forse non lo sarà mai, sicuramente non dal turismo di massa, perché non essendo dotata di spiagge bianche e sterminate come BoaVista e Sal, non attirerà villaggi turistici, ma sarà più adatta per un turismo di nicchia.
Per questi motivi appunto, qui troviamo ancora la vera Capo Verde e quindi può essere d’interesse per quei viaggiatori che amano scoprire oltre agli splendidi paesaggi, il vero volto di una popolazione.
L’amico Danilo, che segue il blog, mi ha gentilmente permesso di pubblicare alcune delle sue foto e quindi lo faccio, in modo che tutti possano vedere un’altra faccia di Capo Verde, forse meno patinata delle foto che si possono trovare in internet, ma sicuramente più autentica 🙂
Le foto mostrano la vita semplice di gente semplice, ma una cosa salta agli occhi: è tutta gente contenta, sono sorrisi felici!!!
Grazie Danilo per il tuo contributo 🙂
Ieri era San Lorenzo: tutti col naso in su a guardare le stelle cadenti? No, a Fogo è caduta la neve!!!
La località di Chã das Caldeiras è il punto più alto dell’arcipelago, intorno ai 2000 mt. di altitudine e a volte durante il periodo Gennaio-Febbraio, può nevicare anche a queste latitudini.
Il fatto strano è che la neve sia apparsa in pieno mese di Agosto.
Foto pubblicate dal giornale “La Semana”