Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, in visita all’isola di Sal, ha lanciato un allarme che riguarda le condizioni di vita della popolazione sull’isola.
E’ noto che Sal ha vissuto negli scorsi anni un forte aumento del turismo internazionale. Questo fatto ha attirato sull’isola parecchia gente proveniente da altre parti di Capo Verde, con la speranza di trovarvi lavoro e degna sistemazione. Il problema è, dice il Presidente, che l’isola non si è dotata di infrastrutture di accoglimento e di conseguenza molti vivono in condizioni precarie, insalubri e molto al di sotto di quello che si considera un livello accettabile!!
Lo sviluppo non è stato armonioso e si registra ora un forte tasso di disoccupazione e gran parte della popolazione ridotta a vivere in baraccopoli in condizioni fatiscenti.
Il mio pensiero al riguardo? 🙂 Eccolo: Bravissimo il Presidente a lanciare questo allarme! E’ un po come aver scoperto l’acqua calda …. perché un governo che si rispetti doveva già saperlo che se il turismo fosse aumentato sarebbe stato necessario dotare l’isola di adeguate infrastrutture. Invece no, era più importante lasciare che si costruissero le strutture ricettive per i turisti, prendere i soldi dagli stranieri interessati a costruire sull’isola, lasciare che case e appartamenti nascessero come funghi disordinatamente sparsi per ogni dove, e invece di investire sulla prima isola lanciata turisticamente in modo da trasformarla in un centro piacevole ed accogliente … lasciare tutto com’era e correre su un’altra isola per fare lo stesso; grandi alberghi, villaggi turistici da sogno, ma sempre anche qui, strade inesistenti, strutture fatiscenti, servizi inadeguati!
Quanto tempo passerà prima che scoprano che anche a Boa Vista si è fatto uno scempio?
Peccato che non siano in grado di gestire al meglio la grande risorsa del Turismo, perché è un Paese dove la gente potrebbe vivere decisamente meglio, se solo chi comanda pensasse alla popolazione capoverdiana invece che alle proprie tasche … Invece l’avvento del tanto atteso turismo, sta generando solo povertà tra i capoverdiani e questo perché non ci sono le capacità gestionali ma c’è la solita volontà di lucrare e basta!
Ciao Luisa, come stai?
leggo sempre i tuoi interventi con attenzione che mi aiutano a tenermi aggiornato sulla situazione sull’”Isola che non c’è” ….!
Quello che è evidente, ormai da anni dal lontano1990 e cioè da quando qualcuno è sbarcato ( forse come Cristoforo Colombo….chi ha orecchi intenda ) sull’isola di Sal, che la politica turistica è stata quella di prendi i soldi e scappa. Mi spiego meglio pur di fare cassa sono stati venduti chilometri di terreni senza un piano regolatore vero e proprio….occorrevano soldi! Occorreva aprire le frontiere, chiuse per anni, agli investitori stranieri …e che investitori!…….: villaggi faraonici, case di tutti i tipi …ma le infrastrutture dopo anni dove sono? Avete visto Sal?…………dove sono le infrastrutture , un’’ “abbaracchio” di cemento, un miraggio per molti capoverdiani finiti poi in baracche, già ma queste non si fanno vedere… e poi è giunta la famosa crisi economica!. Ma tutti i soldi degli investitori dove sono finiti? Senza parlare poi di quei denari che molto probabilmente sono passati direttamente nelle mani degli “amministratori” locali. ………………già dove sono finiti?……corruzione??…e tutti i soldi che villaggi incassano dove finiscono o meglio quanto rimane nelle tasche dei capoverdiani……come ho già detto perché non ci facciamo sponsorizzare strutture e attività dagli stessi villaggi ?………difficile?
Adesso tocca a Boa Vista la nuova meta che fortunatamente non ha raggiunto lo stesso livello di Sal ma se non cambia qualcosa la strada potrebbe essere già segnata ( si perché da almeno 7/8 anni ettari ed ettari di terreni sono già stati venduti dallo stato a società straniere!).
Eppure si aprono i Casinò……sic! Insomma quello che più volte dico è che occorre una politica turistica ecosostenibile : energie rinnovabili, sistemazioni delle discariche, collegamenti navali efficienti ( non solo per il flusso turistico, ma anche e soprattutto per quello commerciale), un pesca responsabile e che tuteli non solo la fauna ittica ma gli stessi pescatori (ci si è mai chiesti perché non si incentivino cooperative di pescatori…..?) l’incentivazioni alla creazione di micro strutture turistiche che diano fiato ad un economia locale e per far questo. Beh del resto è difficile per noi figuriamoci per un paese come Capo verde…!
Sì perché nonostante rispetto ad altri paesi dell’Africa sia molto più avanti, resta il fatto che sempre di Africa si parla con tutti i pro e contro che questo meraviglioso paese offre e su questo chiunque deve farci i conti. Possiamo parlare delle bellezze paesaggistiche, del mare, della gente mite e socievole ma i limiti dell’Africa sempre restano e questo è il suo fascino!
Concludo solo dicendo che al di là di quello che si vuole cercare la strada è “ Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è”.
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Ciao Alberto, qui sull’isola che non c’è … tutto bene!!
Grazie per il tuo apporto, la pensi esattamente come me. D’altronde chi conosce bene queste isole, non può che pensarla così checché ne dicano le pubblicità delle agenzie turistiche e i vari operatori … 🙂
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Tutto il mondo è paese, dunque. Pare che abbia ragione il vecchio adagio. Quando un politico raggiunge una posizione di governo pensa sempre prima di tutto a se stesso. È un vero peccato ! Altro che homo sapiens…qui si finisce sempre con l’homo fallax !!
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Si, il discorso politico … sappiamo già come funziona e sappiamo anche la strada intrapresa da questo governo, ma quello che mi fa più rabbia è l’incapacità!!!!! Sal poteva diventare una vera perla e con gli introiti di un turismo ben gestito, apportare un grande benessere a tutto il Paese. Perché mai non sistemarla a dovere, far si che funzionasse decentemente e che parte degli introiti arrivassero anche alla popolazione? Prima di metter mano ad altre isole era da finire il lavoro iniziato li!!!! Lo Stato non ha le risorse necessarie per attrezzare bene neanche un’isola, ora si sta accorgendo di aver mal lavorato e invece di correre ai ripari … vende ettari ed ettari di terreni su altre isole a stranieri che faranno strutture turistiche super autonome e super attrezzare e che non apporteranno un soldo nelle tasche dei capoverdiani. Si danno tante arie per essere uno dei paesi africani più evoluti …. continuando di questo passo vedremo tutta questa “evoluzione” dove andrà a finire.
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Però io mi chiedo………..
e i capoverdiani cosa fanno??
Sarebbe ora che qualcuno organizzi um movimento di protesta anche sul web.
Sono stato più di 2 mesi a boavista,ma neanche un manifesto di protesta per le tante violazioni dei loro diritti.
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I capoverdiani non sono ancora pronti per questo genere di cose. Sono ancora li a crogiolarsi nella loro pigrizia ed ignoranza, non si interessano di nulla e cercano solo il modo per sbarcare il lunario. Non è colpa loro, gli mancano le basi, la storia, la cultura …
Movimenti di protesta sul web? Se ti prendi la briga di andare a vedere cosa scrivono i capoverdiani in FB per esempio, ti rendi conto del livello …
Malgrado il loro forte senso di orgoglio e presunzione, sono molto arretrati e la politica che si sta instaurando non fa altro che cercare di tenerli nella loro ignoranza. Per dirla come loro: E’ vida!! Cioè: è la vita che è così, non ci possiamo far nulla e quindi ci beviamo un grog e magari andiamo a fare quattro salti …
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