Archive for luglio, 2012


Le Olimpiadi per i Capoverdiani

E’ una storia breve quella di Capo Verde alle Olimpiadi, si contano infatti solo 5 partecipazioni.
Il Comitato Olimpico Capoverdiano venne riconosciuto solo nel 1993 dal COI. Nel 1996, ad Atlanta avvenne la prima partecipazione che vide impegnati 3 atleti.
Da allora il Paese ha partecipato a tutte le edizioni olimpiche e sono stati in totale 13 gli atleti che hanno portato la bandiera capoverdiana ai giochi, misurandosi nelle discipline di Atletica leggera, boxe, judo e ginnastica.
Non si sono ancora mai aggiudicati nessuna medaglia, il sogno dei partecipanti è stato sempre quello di migliorare i loro record personali e quelli nazionali, già ampiamente soddisfatti di essere riusciti a partecipare ai giochi olimpici.

E’ normale per un giovane Paese in via di sviluppo ora, che sicuramente non ha investito grandi capitali in impianti sportivi e non conta in una tradizione in questo campo.
Anche quest’anno a Londra partecipano tre atleti, due per l’atletica ed uno per il judo e naturalmente tiferò per loro 🙂

Nuova Compagnia Aerea

Sembra si stia aprendo un spiraglio nel settore trasporti aerei:

CAPO VERDE – La compagnia aerea Binter, dall’11 settembre 2012, collegherà le Canarie a Capo Verde (Praia) e a Lisbona con due voli settimanali (martedì e venerdì).
I prezzi base dei biglietti saranno di circa 350 euro (andata e ritorno).
I biglietti sono già in vendita sul sito della compagnia aerea (https://www.bintercanarias.com/eng)

Questo fa ben sperare, in quanto finora Capo Verde era vincolata alla sola compagnia di bandiera, la TACV ed alla TAP Portugal, oltre che ai charter della Neos.

Se iniziano ad inserirsi più compagnie, si suppone che i prezzi dei voli dovrebbero iniziare a scendere, perché fino ad oggi, non essendoci concorrenza, il viaggio qui costa parecchio.

Una delle domande più frequenti di chi vorrebbe venire a Capo Verde è: “é importante sapere il Portoghese?”
Se l’intenzione è quella di fare una vacanza, non è importante; tra l’altro qui capiscono abbastanza l’italiano, in certi posti tipo Sal, molti addirittura lo parlano un po’, quindi non avrete problemi di lingua se vorrete passare una quindicina di giorni a Cabo.
Il discorso cambia se l’intenzione è quella di trasferirvi, lavorare, cose del genere.
In questo caso diventa indispensabile prima di tutto il portoghese, perché per qualunque cosa dobbiate fare, permessi, licenze, documenti ecc, avrete bisogno di spiegarvi e capire bene cosa vi dicono.
Il portoghese è parlato in tutti gli uffici ed anche in tutti i locali pubblici (con gli stranieri), nonché in televisione.
Quindi quando uno arriva, se ha almeno un’infarinatura di questa lingua, sarà in grado di “difendersi” e capire qualcosa.
Per noi italiani non è una lingua difficile, si impara presto e quando uno è qui e deve comunque sforzarsi per parlarla, il procedimento diventa abbastanza rapido, poi naturalmente dipende sempre da quanta voglia e da quanta disposizione per le lingue uno ha.


La nota dolente è il Criol … che è molto più difficile. Intanto è una lingua che non ha regole scritte, quindi non vi potrete aiutare con una grammatica vera e propria, potrete trovare solo qualche guida informale, tipo dizionarietti che riportano le frasi più comuni ecc. La gente del posto parla questa lingua, non parlano mai portoghese tra loro, anzi parecchi non lo sanno neppure il portoghese. Se ad esempio volete affittare una casa e il proprietario è capoverdiano, troverete difficile capire bene subito cosa vi sta dicendo, perché tra l’altro parlano velocissimi e masticano spesso le parole pronunciandone si e no la metà ed omettendo parecchie vocali. Dovete fare qualche lavoro e vi rivolgete a degli operai? Solo Criol!!! Cercate una donna per aiutarvi in casa? Solo Criol!!! Volete fare la spesa al mercato locale o al porto? Solo Criol!!! Loro capiscono il vostro portoghese anche se è stentato, ma vi rispondono sempre in Criol, quindi siete voi che dovete tentare di capirli.
Non c’è da spaventarsi comunque, stando qui, e naturalmente frequentando i capoverdiani, piano piano si impara e risulta anche divertente. Naturalmente se vi relazionerete solo con italiani, vi risulterà molto più difficile l’apprendimento.
Intanto, se a qualcuno interessa iniziare ad apprendere il portoghese, vi consiglio questo sito che è gratuito ed interattivo. Qui avrete la possibilità di conversare online con gente madrelingua per esercitarvi ed essere corretti od avere spiegazioni. Il portoghese in questo sito, è quello brasiliano, ma non c’è molta differenza. Può essere utile 🙂

http://www.busuu.com

Idrocoltura a Maio

Stavo leggendo un articolo sul giornale “Expresso das Ilhas”, che mi lascia perplessa!!
Il Ministero per l’Agricoltura, insieme alla FAO (Nazioni unite per Agricoltura e alimentazione), ha varato un progetto da attuarsi sull’isola di Maio.

Si tratta di coltivazioni di ortaggi e granaglie che avverrebbe in grandi serre, dove le piante non vengono piantate in terra, ma esclusivamente nell’acqua tramite un impianto di apposite tubature.
La FAO dice che questo metodo permetterà ai coltivatori di produrre un prodotto di buona qualità, in quanto esente da pesticidi, visto che la coltivazione in acqua addizionata di nutritivi vari ed in serra, terrebbe lontani insetti e piaghe varie.


L’agricoltore che beneficerebbe di questo progetto, deve avere un suo terreno, metterci l’acqua e anche quasi il 50% del costo delle infrastrutture!!!!

Il Ministro dell’agricoltura ha esortato gli agricoltori ad aderire al progetto che secondo lui è vantaggioso ed i beneficiari avranno l’appoggio di un tecnico che gli insegnerà tutto il sistema di coltura.

Io non me ne intendo affatto, ma stavo pensando: Idrocoltura in un’isola come Maio? Dove la prendono l’acqua? Forse desalinizzata?
Contadino che si accolla il 50% dei costi? Non credo ce ne siano molti in circolazione!
Con tutto quello che ci sarebbe bisogno di fare su queste isole … proprio l’idrocoltura vanno a tirar fuori??? 🙂
Mi piacerebbe sentire come la pensate in proposito.

A questo indirizzo potete leggere l’articolo:
http://www.expressodasilhas.sapo.cv/pt/noticias/go/maio–ministerio-de-desenvolvimento-rural-pretende-introduzir-sistema-de-hidroponia-na-ilha

Si chiama Raquel Pinto, è una ragazza ventenne, originaria di S.Antao. Stava studiando a S.Vicente, quando fu notata da un fotografo, che le fece un servizio fotografico per le strade di Mindelo.
Le foto passarono per più di un’agenzia europea, finché la Elite Model, decise per farle un contratto.
La vita di Raquel è cambiata radicalmente e diverse foto sue sono uscite su importanti riviste di moda Francesi, Russe e italiane.
La bella ragazza, è passata dalle piccole passerelle di Mindelo dove partecipava ai concorsi per Miss locali, a sfilare addirittura per Versace!!!
Felice per la piega che ha preso la sua vita, Raquel rimane però con i piedi ben saldi a terra:
“Ho sempre pensato che un giorno qualcuno mi avrebbe fermato per la strada e mi avrebbe proposto di fare la modella. Questo era il mio sogno che ora si è avverato. Sono riconoscente al mio destino per avermi dato questa magnifica opportunità, tenterò la sorte con questo lavoro che amo, ma non lascerò gli studi, anzi, vorrò anche fare dei corsi specifici da stilista per prepararmi ad una carriera che non sia limitata alle sfilate ed alle foto di moda”
Che dire? “Uno su mille ce la fa”? Forse è così, ma è comunque piacevole sapere che una di queste ragazze ce l’ha fatta, perché qui è molto ma molto più duro per loro che per i nostri ragazzi in Europa; e altra cosa piacevole è sentire che non sembra si sia montata la testa più di tanto 🙂
Raquel faceva già parte di quelle più fortunate, perché non tutte possono trasferirsi su un’altra isola e frequentare l’università … ma comunque ora lei è diventata la testimonial della bellezza criola nel mondo e tutte le ragazzine di qui ne sono felicissime!!!!

Le Tartarughe

E’ in luglio che cominciano ad arrivare le tartarughe per deporre le uova.

S:Nicolau è una delle isole dove ne arrivano in maggior numero.
Oggi è uscita la notizia che la Polizia Nazionale e quella marittima, insieme al Comune, hanno fatto partire una campagna di protezione di questi animali. Le spiagge prescelte dalle tartarughe quindi verranno vigilate da pattuglie presenti sia di giorno che di notte, nei mesi di luglio, Agosto e Settembre, quando si schiudono le uova e i piccoli se ne vanno.

Questa operazione viene fatta per evitare la caccia a questi animali e e il furto delle uova, che a volte si verifica.

Mi sembra una buona cosa e spero che eseguano con scrupolo questo compito in modo da preservare quelle bestie che tra l’altro sono in via d’estinzione.

Elezioni amministrative

A Capo Verde si sono recentemente svolte le Elezioni Amministrative.
E’ successo che in un comune di Santiago che si chiama Santa Caterina, sembra ci siano stati dei brogli elettorali.
Da qui le varie proteste, ed alla fine si è deciso di rifare le elezioni in quel comune.
Oggi è per l’appunto il giorno destinato e stavo proprio ora leggendo sul giornale “La Semana”, un articolo dal quale si evince che la politica è davvero una cosa sporca in tutto il mondo!
I candidati alla carica di “Presidente della Camara” (che poi sarebbe come il nostro Sindaco), sono due e rappresentano rispettivamente i partiti MPD e PAICV.
Dall’articolo vengo a sapere che durante la settimana si è scatenato un parapiglia di accuse tra i due.
Uno ha accusato l’altro addirittura di aver fatto uscire di prigione dei detenuti, per “seminare il terrore” (testuali parole) ed intimidire la gente …
L’altro ha accusato il rivale di “incitare all’odio e alla rivolta” la Popolazione di Sta Caterina …
Entrambi sembra abbiano provveduto a comperare i voti di tante persone (e questo non è la prima volta che succede).
Una battaglia all’ultimo sangue che ha tenuto impegnati questi due e i loro accoliti in interminabili dibattiti pieni di insulti ed accuse.
I modi sono piuttosto “ruspanti”, ossia non utilizzano le raffinate sottigliezze dell’arte della politica come la conosciamo in altre parti del mondo, ma si accusano pubblicamente, spesso con termini sopra le righe, senza badare, a rispetto e lealtà, solo con la ferma intenzione di arrivare dove vogliono!!!
I comizi, quasi sempre non sono un’occasione per spiegare i propri programmi elettorali, ma servono solo a screditare l’avversario e creare un clima di festa con musica a manetta per coinvolgere la gente.

Interessante vedere come una marea di gente scatenata con bandiere gialle stia partecipando ad un comizio inneggiando a quel partito e poi, appena il tipo sul palco finisce, semplicemente si trasferiscono tutti in un’altra piazza dove c’è il comizio dell’avversario; vengono muniti di bandiera verde e via a scatenarsi tra bevute e musica!!! 🙂
Le campagne elettorali sono un bello spaccato della vita a Capo Verde e ci fa capire tante cose sul modo di essere di questo popolo, e su come ancora si lasci ingenuamente manovrare.
Ma tornando all’articolo della “Semana”, ora le elezioni sono in corso e pare ci sia in questo momento un leggero vantaggio del PAICV, vedremo più tardi come andrà a finire ,-)

Se a qualcuno può interessare l’articolo di cui ho parlato, lo trova a questo indirizzo:
http://asemana.sapo.cv/spip.php?article78628&ak=1#ancre_comm

Il Lavoro

Prima di tutto voglio dire che Capo Verde è pieno di Italiani che sono venuti ad iniziare un’attività nella quale però non erano esperti. Non si contano gli “imprenditori edili” che non avevano mai visto prima le fondamenta di una casa, oppure i barman che non erano mai stati dietro un bancone, per non parlare dei ristoratori che cucinavano solo in casa e per due persone … Molte di queste imprese si sono rivelate nel tempo fallimentari.
Questo per farvi capire che anche se siamo in un Paese in via di sviluppo e sicuramente siamo più preparati dei nativi in molteplici aspetti, non dobbiamo credere che ci sarà facile sfondare in un’attività della quale non abbiamo esperienza oppure abbiamo solo un’infarinatura. La professionalità è sempre basilare.
Una persona che ha esperienza nel campo della ristorazione o dei bar ad esempio, può certamente avviare un’attività, e dando un servizio buono, inserendo nel menù non solo piatti e bevande italiane, ma anche capoverdiane, facendo sentire la gente bene accolta, con un occhio attento all’igiene, accogliendo i clienti con savoir faire e facendoli sentire a proprio agio, potrà sicuramente contare su un buon giro d’affari. Un errore da non fare mai, è avviare un’attività e lasciare dei dipendenti capoverdiani a gestirla … Se si vuole che le cose riescano, bisogna esserci ed occuparsene in prima persona. Intanto per limitare i costi al minimo e poi perché addestrare un capoverdiano per esempio a servire i tavoli, richiede molto tempo e molta pazienza.
La ristorazione non è l’unico settore naturalmente, qui manca un po di tutto, un bravo idraulico, un buon elettricista, il meccanico, il carrozziere e così via.
La gente ha pochi soldi è vero, ma non rinuncia mai a tutto quello che è divertimento, bere e mangiare. Altra cosa per la quale trovano sempre i soldi sono i vestiti per i bambini. Ci tengono moltissimo che i figli vadano sempre in ordine e amano alla follia tutto quello che è italiano. Una donna per esempio che sapesse tagliare e cucire bene, lavorerebbe alla grande facendo vestitini e anche vestiti per le madri che a loro volta amano mettersi in ghingheri per partecipare alle feste (e qui le feste sono tante) 😉
Se non si hanno grandi possibilità di investimento, è bene attenersi a lavori che non necessitino di molto denaro per iniziare ma che possano partire presto in maniera semplice magari, per poi passare ad allargarsi con il tempo se le cose vanno bene.
Ora c’è da parlare dei possibili guadagni. Tutte le attività di cui ho parlato sopra, possono certamente funzionare, ma se usciamo dal campo ristoranti-bar … per le altre, non so quanta continuità di domanda esista al momento. Ad esempio il carrozziere ci vuole, ma qui prima di portare la macchina a sistemare, aspettano che non ci sia più proprio rimedio … ossia che sarà difficile avere l’officina piena di auto tutte le settimane. Ma se si lavora bene comunque, quando incominciano a conoscerti, la clientela non mancherà.
Non dovete neanche pensare che i prezzi che potrete mettere siano a livello europeo. Se la signora che cuce il vestito in Italia lo vende a 100 €, qui dovrà venderlo a 30 € più o meno.
Ecco che bisognerà fare bene i calcoli per vedere se vale la pena fare quel determinato lavoro e se quello che riusciamo a portare a casa ci permetterà di vivere.
Tenete presente che con 1000 € al mese potete vivere abbastanza bene.
Poi c’è da tenere in conto la diversità tra le varie isole: in quelle più “avanzate” potete contare su più clientela, girano più soldi, ma attenzione, perché avrete già parecchia concorrenza fin dall’inizio, quindi maggiormente importante la vostra professionalità. In quelle che sono ancora “indietro”, avrete più campo, ma vi sarà più difficile ingranare e racimolare clienti. Se siete in grado di accontentarvi e vivere con poco oppure se avete un’entrata extra che vi può aiutare a sostenere i primi tempi, allora forse conviene, perché prima o poi le cose miglioreranno, il Paese dovrà progredire dappertutto e si sa che chi prima arriva ….

Il lavoro dipendente è una cosa molto più difficile, in quanto decisamente sottopagato. Uno stipendio non vi da la possibilità di vivere decentemente. Indicativamente, per darvi un’idea, l’impiegato di banca guadagna intorno ai 600 € al mese, ed è uno degli stipendi più alti. Oltre a questo fatto, tenete presente che il lavoro scarseggia, che ci sono quantità di capoverdiani che non trovano lavoro, quindi sareste in concorrenza diretta con tutti loro. Ci sono poi molti lavori che sono come i nostri statali, e i posti si ottengono per concorso (infermieri, poliziotti ecc).
Non è facile.

Diciamo che come per tutte le cose della vita, ci vuole coraggio, esperienza e volontà 🙂
Questa chiacchierata per darvi un’idea del mondo lavorativo capoverdiano, ci sarebbe molto altro da dire, ma è un’infarinatura tanto per sapere qualcosa in più.

Se avete qualche curiosità particolare, qualche domanda riguardante viaggi o vita o qualunque cosa vi venga in mente su Capo Verde, postate le vostre domande in questa categoria.
Vi viene in mente un argomento che non è ancora trattato nel blog? Parlatene qui e vedremo di affrontarlo insieme.

La storia di Maria Vaz

Quarantun’anni fa, una ragazzina capoverdiana, di nome Maria Vaz, arrivò in Italia in cerca di lavoro.
Sono parecchie le donne capoverdiane che in quell’epoca approdarono in Italia offrendosi come domestiche e poi finendo per fare tutta la loro vita in quel posto. Roma conta una nutrita comunità di capoverdiani.
Questa ragazza, aveva all’epoca credo sedici o diciassette anni, per sua fortuna capitò in una famiglia piemontese che la prese a benvolere, certamente grazie al suo carattere dolce ed alla sua volontà di migliorarsi. La famiglia in questione le diede l’opportunità di studiare e Maria riuscì ad ottenere un diploma da infermiera professionale. Con il tempo, Maria ottenne un impiego presso l’ospedale di Cuorgnè, dove si adoperò per anni prestando la sua opera di infermiera e distinguendosi per la sua abilità e umanità nell’attendere i pazienti (cosa non tanto comune come si può pensare).
Ora lei, dopo una vita passata al servizio di ammalati ed anziani è in pensione. Poco tempo fa, nello scorso mese di aprile, è stata insignita del premio “Donna dell’Anno”, istituito dal’Associazione Femminile Olimpia.
Durante la cerimonia, Maria Vaz è stata elogiata dal sindaco e dal primario dell’ospedale, per le sue straordinarie doti di disponibilità e bontà, nonché per la sua abilità in campo lavorativo.
Il personale tutto dell’ospedale, ha dichiarato nelle interviste, che sente fortemente la mancanza di questa donna, che è da loro considerata da sempre, un modello da seguire.
Maria Vaz ha commentato semplicemente che lei non ha mai rifiutato di dare aiuto a chi ne aveva bisogno, ed anche se ora è in pensione, non smetterà mai di dedicarsi agli altri, soprattutto i più deboli, quelli che passano per momenti di bisogno o si trovano comunque in difficoltà.
Una donna Capoverdiana che ha avuto un’opportunità ed è riuscita ad approfittarne per migliorare la sua vita, ma non ha mai dimenticato la sofferenza altrui.
Grande Maria, grande esempio per le giovani capoverdiane di oggi!

Non siamo ai livelli della Tailandia, ma in effetti Capo Verde è uno di quei Paesi dove esiste una sorta di turismo sessuale.
Uomini e donne che vengono sulle isole in cerca di giovani disponibili e naturalmente, con pochi soldi trovano quello che vogliono.
Ne ho incontrate anche sull’aereo più di una volta di donne italiane, super caricate all’idea di passarsi una vacanza, a caccia del ragazzo nero che le fa impazzire di gioia …
Quindi si, esiste questo fenomeno.
Naturalmente i ragazzi del posto hanno presto capito che potevano trarre dei profitti da questo tipo di turiste e quindi sono senz’altro disponibili. In loro difesa, posso dire che non sono ne troppo invadenti, ne maleducati. Capita di essere abbordate per strada, ma l’approccio è sempre piuttosto soft. Iniziano sempre con il chiedere di dove sei, te lo chiedono sempre in inglese, francese e italiano e sempre con le stesse tre frasi che sono le uniche che sanno :-); così cercano di intavolare un discorso e naturalmente per un’italiana che stava cercando proprio questo, il gioco è fatto.
Lui inizialmente si accontenta di accompagnarle a mangiare, o in discoteca, oppure si offre come guida per far visitare questo o quel posto, poi piano piano, se riesce a far girare un po la testa alla donna in questione, cercherà di farsi dare denaro raccontando le tristi condizioni della sua famiglia e il passo successivo sarà quello di cercare di farsi portare in Italia.
Ne ho viste tante ragazze e donne più mature, tutte italiane, che sono ripartite per l’Italia sconvolte da questo folgorante “amore” e con la ferma intenzione di fare di tutto per riuscire a farlo venire in Italia, mentre lui giura che sarà qui ad attenderla e intanto “se riesci, mandami qualche soldo”. 🙂
Basta andare in banca i primi giorni del mese per vederli tutti in coda a ritirare l’accredito che arriva dall’Italia, poi naturalmente qui hanno la loro ragazza (in genere più di una), e se ne fregano altamente dell’italiana che è solo un tramite per ricevere denaro e una speranza di poter espatriare.
Bisogna dire che noi donne sappiamo essere davvero patetiche in certi casi …. anche perché questi tipi non è che abbiano un grande fascino o che siano grandi amatori tipo “maschio latino”, assolutamente no. Ci sono certo bei ragazzi, ma assolutamente vuoti, privi di esperienza sul modo di trattare le donne, in più sono molto maschilisti e la donna non è molto di più di un oggetto per loro.

Gli uomini italiani invece? Ah quelli sono uno spettacolo della natura!!!!
Arrivano a frotte, in genere sono di età piuttosto avanzata e cercano l’amore con la A maiuscola!!!
I più giovani magari vengono per divertirsi e in cerca dell’avventura sessuale, ma questi dai 50 in su no, vogliono trovare la donna dei loro sogni (in genere sui 18-20 anni), che li ami alla follia e che comparta la loro vita, scordandosi della sua gioventù, delle sue origini, delle sue amicizie, a volte anche della sua lingua madre, perché loro non si sforzano tanto per imparare il portoghese!!!
Le ragazze del posto, al pari dei ragazzi, ci stanno eccome, per gli stessi motivi. Qualche regalino, qualche soldo, la speranza dell’Italia.
Poi trovano il rovescio della medaglia, perché questi vecchiotti sono gelosi, possessivi, non si accontentano della loro compagnia ogni tanto, pretendono che vivano con loro e si adattino al loro modo di fare, di divertirsi, di mangiare ecc ecc.
Queste ragazze barattano la loro felicità con un cellulare, con una vita un po’ più comoda … ma le vedi che non sono contente. Ne conosco molte e qualcuna a volte si racconta e a me vengono i brividi. Penso a quanto si è lottato per dare più dignità alla donna e mi fa rabbia vedere donne che si cacciano ancora in queste situazioni!!! Ma tant’è, la situazione è questa ed è facile approfittarsi di queste ragazze, così genuine, così sciocchine, senza nulla nella testa, che possiedono solo la bellezza (neanche straordinaria devo dire) quella della gioventù, e che cercano disperatamente lo straniero che le farà star bene, disposte a rinunciare a tutto il resto.
Ci sono isole a Capo Verde, dove ormai tutto è in mano agli italiani e anche le ragazze del posto fanno parte di questo “tutto”.

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Grazie infinite per la vostra attenzione.

Una delle domande più frequenti che mi fa tanta gente a cui piacerebbe venire a Capo Verde, riguarda la sanità.
Ci sono medici? Ci sono ospedali? Trovo i medicinali? Esistono pericoli di malattie particolari?
Inizio col dire che Capo Verde pur essendo un Paese africano, non ha nulla da spartire con le tragiche condizioni sanitarie che si ritrovano in parecchi Paesi dell’Africa.
Fortunatamente in questo campo siamo “avanti” (sempre rispetto all’Africa) … perché se lo paragoniamo ai Paesi Europei allora dobbiamo dire che molto ancora manca.
Nelle isole di Santiago e São Vicente esiste la situazione migliore, mentre Sal e Boavista si stanno attrezzando e sicuramente a brave saranno in grado di dare un servizio sanitario migliore.
Su entrambe le isole principali ci sono ospedali, cliniche ed ambulatori in grado di offrire un’assistenza medica decente.
Sia a Praia che a São Vicente trovate anche dentisti, cardiologi e studi di medici specialisti in vari campi. In genere si tratta di medici stranieri oppure di medici Capoverdiani che hanno studiato all’estero.
Nelle isole meno attrezzate, la situazione è un tantino più difficile. Ad esempio a SNicolau, c’è un ospedale nel capoluogo, Ribeira Brava, ed un altro a Tarrafal. Ora, quello di Tarrafal, chiamarlo Ospedale … è una parola grossa 🙂 io lo definirei più un pronto soccorso ecco. Neanche attrezzato bene per altro, quindi può servire più che altro per piccoli problemi; non so, una ferita che si infetta, una slogatura, uno svenimento, la misurazione della pressione e così via. Se ad esempio c’è una frattura, dopo un primo soccorso si viene inviati all’ospedale di Ribeira Brava, dove possono fare i raggi e se si tratta solo di un’ingessatura, qui la possono fare.
Se invece parliamo di patologie più serie, si deve andare a São Vicente, nei casi gravi si viene trasportati in aereo il più presto possibile …
Il responsabile sanitario di Tarrafal che è un medico cubano, mi ha spiegato che il problema grande sono i soldi. Non ci sono fondi per comprare le attrezzature necessarie, per esempio lui mi diceva che non hanno un defibrillatore, cosa che sarebbe super utile in un posto di primo accoglimento e sull’ambulanza; ma non solo, a volte si trovano anche senza le medicine di base perché i trasporti lasciano molto a desiderare e capita che la merce non arrivi anche per periodi prolungati.
Poi esiste anche il problema del personale medico. Se il dottore deve assentarsi per motivi personali o per ferie o non so per che altra ragione, non c’è un sostituto!! Quindi, se il medico deve assentarsi per più di un giorno, conviene non aver bisogno di assistenza particolare, perché troveremo solo infermieri.
Ecco, a proposito degli infermieri, devo dire che io ho sempre trovato persone molto gentili, anche abbastanza preparate, che si danno da fare con grande buona volontà, ma certamente non sono in grado di sostituire un medico!!
L’ospedale di Ribeira Brava funziona un tantino meglio e conta su qualche attrezzatura in più, ma è lontano dall’essere un ospedale funzionale.
Le farmacie ci sono ed hanno in genere un po di tutto, antibiotici, pomate, antistaminici, pastiglie per la pressione,
antidolorifici,le cose più comuni in genere si trovano.
Diciamo che se uno non ha patologie particolari, può benissimo cavarsela qui, anche se non si può contare con un’efficienza europea.
Malattie particolari da tropico, tipo malaria, febbre gialla cose del genere, non ci sono quindi si può stare tranquilli e non ci vogliono vaccini di sorta.
Una cosa particolare che fa parte diciamo del “folclore” locale ve la voglio raccontare 🙂
Se si viene ricoverati in ospedale, bisogna portarsi le lenzuola, ed avere qualcuno che ti porti da mangiare, perché i pasti e la biancheria non fanno parte del servizio sanitario!!!!
Ci sono dei medici francesi che ogni anno vengono a S.Nicolau, si fermano un mese circa e si recano a turno ogni giorno in ospedale per effettuare visite, controlli e dare il loro valido apporto ed aiuto. Questo è un nobile gesto e molto apprezzato dai locali che ogni anno li aspettano con ansia 🙂
Una cosa che sarebbe molto utile, sarebbe conoscere in Italia qualche medico che potesse ottenere delle attrezzature ospedaliere da far arrivare qui, questo sarebbe un’altro gesto di volontariato molto ma molto importante per queste isole.
Vi ho dato qualche informazione in generale, se avete domande specifiche, chiedete pure e cercheremo di dare nozioni più specifiche.

Mister Mindelo

Eccoli la, sono i finalisti partecipanti al concorso di Mister Mindelo, che si è tenuto domenica 15 luglio nel capoluogo di São Vicente. Il vincitore si è aggiudicato la possibilità di passare un fine settimana nell’Hotel Foya Branca.
Certo non sono i favolosi premi dei concorsi di bellezza cui si è abituati in Europa o in America, ma per questo contesto è parecchio 🙂
Interessante sapere che è stato un evento promosso ed organizzato da capoverdiani. I vestiti che sono stati indossati per le sfilate dai partecipanti, sono creazioni di un giovane stilista capoverdiano, John Cruz, che si definisce “lo stilista del riciclaggio”, in quanto ricicla materiali come plastica e carta usati, per confezionare i suoi modelli.
L’evento è stato realizzabile grazie agli sponsor anche stranieri, ma è stato tutto opera di ragazzi del posto.
Ritengo che sia da incoraggiare quest’iniziativa di creatività e lavoro di gruppo. Quindi: Bravi ragazzi!!

http://www.snnoticias.com/index.php?option=com_content&view=article&id=480:reportagem-festa-de-sao-pedro-em-ribeira-brava&catid=19:actualidade&Itemid=25

Dal video che trovate all’indirizzo qui sopra, potete farvi un’idea di una tipica festa tradizionale di São Nicolau.
Questa è la festa che si tiene tutti gli anni a fine giugno a Ribeira Brava. La gente arriva da ogni angolo dell’isola per non perdersi questi giorni di giochi, corse di cavalli, mangiate e bevute a non finire, tutto condito dalla musica tradizionale e dai balli che proseguono per tutta la nottata.
E’ una delle tante feste tipiche di quest’isola ancora molto legata alle sue antiche tradizioni ed è una garanzia di divertimento dal sapore ruspante anche per i turisti 🙂

Il Randagismo

http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/458896/

E’ dello scorso mese di giugno questo l’articolo qui sopra, che parla del fenomeno del randagismo a Capo Verde.
A parte qualche esagerazione (cani accoltellati, fucilati, impiccati …) è vero che ci sono parecchi cani randagi ed è altrettanto vero che per la popolazione è forse l’ultima preoccupazione, essendo che con tutte le difficoltà di vita e la povertà, hanno forse molto altro a cui pensare prima.
E’ altrettanto vero però che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali (parole di Gandhi).
Sinceramente trovo barbara l’usanza di spargere veleno per le strade, anche perché queste famigerate polpette potrebbero anche finire in bocca a dei bambini, inoltre succede spesso che vengano avvelenati cani di proprietà, che pagano regolare tassa al comune per il proprio animale.
L’Unione Europea aveva stanziato dei fondi per aiutare associazioni di volontariato (italiane) che si prefiggevano lo scopo di una sterilizzazione di massa per arginare il problema in modo civile ed indolore per le povere bestie, ma le amministrazioni locali, sicuramente hanno pensato che quei soldi erano sprecati e sarebbero serviti meglio ad altri scopi … per cui pare che ora i volontari si trovino in grandi difficoltà a proseguire nel loro lavoro.
Questa è davvero una dimostrazione da parte delle pubbliche amministrazioni, di scarsissima civiltà. Io comprendo le difficoltà che tanta gente qui trova per tirare avanti, comprendo che un cane per tanti di loro non rappresenta nulla, ma se è vero che l’esempio vien dall’alto … allora un sindaco, un presidente, non dovrebbero dare simili esempi, ma dovrebbero impegnarsi per insegnare alla gente a fare un passo avanti verso la civiltà. Il Governo copia dall’Europa (sono ben stati capaci di istituire una tassa per l’animale da compagnia), ma non è mai stata fatta una campagna d’educazione in questo senso.
E’ la stessa storia delle case date dal Governo ai meno abbienti, gli hanno fatto i bagni, ma loro continuano ad andare per le strade e lungo i torrenti asciutti per le loro necessità. Perché non insegnare a questa gente?
Menefreghismo? Mancanza di professionalità? Si pensa tanto ad incentivare il turismo ma non si fa nulla per far progredire il popolo.
Sarebbe bello sentire le vostre opinioni al riguardo.
lu

“Finalistas”

Proprio in questi giorni, si assiste ad un gran fermento tra la popolazione perché sono finite le scuole e tutti i bambini e ragazzi che hanno frequentato l’ultimo anno della loro scuola, fanno grandi festeggiamenti.
Incredibile vedere come bimbi di 5 anni che hanno finito l’asilo, vengano vestiti con mantella e tocco, proprio come gli studenti del college americano. E poi l’ultimo anno delle elementari, per finire con l’ultimo del Liceo come lo chiamano qui, ma che non ha nulla da spartire con il nostro liceo 🙂 (può corrispondere al massimo ad una terza media)
Le madri ed i padri si vestono elegantissimi per partecipare a queste cerimonie di consegna dei diplomi, ne sono fierissimi e per nulla al mondo rinuncerebbero a queste feste scolastiche. Sono disposti a spendere l’ira di Dio, è una gara a chi fa di più e si veste con più addobbi 🙂
La cosa ha quasi dell’incredibile se si pensa che siamo in un Paese povero e che in molte famiglie non c’è un’entrata sicura di denaro … non importa, i soldi se li fanno prestare, mangeranno solo riso per un mese, qualcosa si inventano, ma la festa qui è sempre la cosa primaria.
Questo la dice lunga sul modo di affrontare la vita … non si preoccupano neanche un poco eppure … arrivano lo stesso dappertutto!!!! 🙂

Condizioni di vita

Anche il carovita cambia da isola ad isola. Ci sono quelle dove tutto costa parecchio e ci sono quelle ancora abbordabili.
Io abito a São Nicolau ed è una di quelle dove i prezzi sono ancora contenuti.
Questo si deve al fatto che si tratta di un’isola ancora non contaminata dal grande turismo. Qui vengono si gli stranieri a fare le vacanze, ma non si tratta di una marea di gente e per lo più sono persone che cercano natura, pace, escursioni in montagna ed in mare, ma non hanno bisogno di complessi alberghieri e discoteche per divertirsi.
Il ritmo della vita su quest’isola è lento, non esistono orari precisi per nulla, per viverci, bisogna entrare nella mentalità molto africana della gente del posto che è pigra, non ha grandi ambizioni e si contenta di vivere con poco, ma in modo assolutamente rilassato.
All’inizio trovavo a volte esasperante questo atteggiamento, poi piano piano mi ci sono abituata e forse sono diventata pigra anche io 🙂
Alla fine come non dargli ragione? Vivono molto più tranquilli, non hanno bisogno di affannarsi a lavorare tanto per ottenere questo o quello … fanno a meno di tante cose è vero, ma per loro non è un problema, non le hanno mai avute e hanno vissuto sempre felicemente lo stesso, anzi, sicuramente sono più felici di noi europei.
Ora, con i canali televisivi europei che possono vedere, sono a conoscenza dell’esistenza di tante cose che gli piacerebbe avere; i giovani sognano di andare in Europa … ma molto pochi sono disposti a fare anche piccoli sforzi per arrivare all’obbiettivo 🙂
Si divertono alla grande in maniera molto semplice; non c’è fine settimana senza feste in piazza, sulle spiagge, nei villaggi in montagna … sempre affollatissime di gente che balla, beve parecchio, passa intere nottate in allegria e senza pensieri.
Parecchi lavorano in proprio, o come pescatori, oppure come falegnami, elettricisti, idraulici, meccanici ecc ecc. Purtroppo, sono tutti improvvisati, nel senso che si arrangiano da soli, nessuno di grande esperienza gli ha potuto insegnare, quindi le varie prestazioni lasciano un po’ a desiderare. Ci vuole una pazienza infinita per ottenere un lavoro più o meno ben fatto, perché i loro tempi sono lentissimi.
E’ gente sempre allegra, molto gentile con i turisti e gli stranieri in genere, e se si viene a passare una vacanza qui, sono disposti a fare di tutto per portarvi a visitare l’isola, per spiegarvi il loro modo di vita, per farvi partecipare alle loro feste.
C’è anche qualche italiano che risiede qui e sono quasi tutte persone già avanti negli anni (tipo me), anche perché questo è un posto che non offre grandi opportunità lavorative, quindi per un giovane sarebbe più difficile viverci. Ne arrivano parecchi dall’Italia, passano delle belle vacanze, si divertono e gli piace sempre quest’isola … ma per viverci almeno per ora per loro è difficile.
Come si passano le giornate vivendo qui? In maniera molto semplice 🙂 La mattina è in genere dedicata alla spesa ed alle commissioni: non ci sono supermercati, per cui ogni giorno si fa il giro delle piccole botteghe, si va al mercatino della frutta e verdura, si va al molo dei pescatori, ci si rifornisce di quanto si necessita per la casa; poi inevitabilmente si passa un sacco di tempo chiacchierando con qualcuno che si incontra e magari si va a prendere una bibita o un caffè in un baretto. Il pomeriggio passa tra le cure al giardino, le visite, qualche piccolo lavoretto, cose del genere.

A volte si va in spiaggia o si esce in barca, oppure si fa una lunga passeggiata e la sera se non ci si ritrova tra amici, passa con la televisione o il pc. Il fine settimana si può passare facendo gite verso l’interno o su qualche bella spiaggia, e la sera c’è solo l’imbarazzo della scelta se si vuol stare in mezzo alla gente, ascoltare musica o ballare.
Per avere un’idea del costo della vita, tenete presente che con 1000 € al mese si può vivere.
Le cose più care sono la luce ,l’acqua, il telefono ed internet (se paragoniamo non l’Italia), ma in compenso costa meno mangiare, divertirsi, il ristorante, il bar ecc ecc.
Se prendiamo un’isola come Sal ad esempio, tutto costa molto di più, dal pesce, alla verdura, ai taxi, alle tariffe di acqua e luce, agli affitti … questo succede su tutte le isole turistiche.
Forse le più convenienti sono S.Nicolau, S.Antao, Brava e Maio.
Per quanto mi riguarda è un bel vivere e dopo qualche anno qui, non riuscirei più ad adattarmi ai ritmi italiani.

Le isole di Capo Verde, sono tra loro molto differenti. Eccovi una piccola descrizione generale per farvi un’idea di quale potrebbe essere la più adatta ai vostri gusti:

Santiago: La più grande, dove abita più della metà dell’intera popolazione del Paese, molto varia nel suo territorio, ospita la città di Praia che è la Capitale del Paese. Ha vissuto e sta vivendo un forte e rapido sviluppo edilizio, conservando fortunatamente un centro storico interessante.
Questa è l’isola dove si trova praticamente ormai di tutto e pur essendo prevalentemente montagnosa, possiede alcune bellissime spiagge balneabili.

S.Vicente: Considerata la capitale culturale del Paese, praticamente tutto quello che riguarda musica, arte, artigianato, proviene da quest’isola. Aperta al turismo già da qualche anno, conta su buone strutture alberghiere e Mindelo, il capoluogo è un centro gradevole e molto animato.

Fogo: Caratterizzata dal vulcano, e dalle spiagge nere come carbone. Bellissima l’escursione al cratere se siete buoni camminatori. Essendo vicina a Santiago, potrebbe essere inserita in una vacanza sulla capitale.

Brava: L’isola più piccola, il suo particolare microclima la rende più umida di tutte le altre e quindi conta su una bella vegetazione e viene chiamata “l’isola dei fiori”. Anche ques’isoletta può essere visitata durante una vacanza a Fogo-Santiago.

Maio: Altra piccola isola, questa interamente circondata da splendide spiagge. Non è ancora stata toccata dal turismo, anche se sarà senz’altro un prossimo obbiettivo. Per ora vi si può ancora godere di una vacanza particolare, a contatto con la natura ed i ritmi d’altri tempi.

S.Antao: L’isola montagnosa per eccellenza, offre splendidi panorami ed è ideale per chi ama il trekking. Non è collegata per via aerea con nessun’altra isola, esiste però un servizio giornaliero via mare con S.Vicente.

S.Nicolau Molto varia, con territori differenti tra loro, bei panorami e belle camminate, nonché grandi spiagge scure e splendide calette. Non esistono grandi strutture alberghiere ma solo pensioni e la possibilità di appartamenti in affitto. L’aeroporto la collega con parecchi voli settimanali, soprattutto a Sal.

Sal: La prima isola che ha aperto le porte al turismo, è ormai satura di piccole e grandi strutture atte ad ospitare chi ama la classica vacanza sole-mare. Non c’è un granché da vedere a Sal, oltre le splendide spiagge e le onde adatte per i surfisti. E’ da considerarsi un po la Rimini di Capo Verde.

Boavista: Da quando è stato aperto l’aeroporto internazionale, sta andando verso lo stesso destino di Sal. E’ comunque più grande e più interessante di Sal e sicuramente diverrà il primo polo turistico del Paese.
Boavista e Sal sono due isole dove ormai non si respira più l’atmosfera capoverdiana, ma sicuramente possono essere ideali per chi ama la classica vacanza “all inclusive”

Presentazione Blog

Perché questo Blog?
Mi è venuta la voglia di crearlo perché io abito a Capo Verde e parecchi amici dall’Italia, mi chiedono spesso informazioni su queste isole. Pare siano in molti a sognare di lasciare l’Italia e questo Paese sembra avere per molti, forti attrattive.
Prima di tutto voglio dire che non sono qui per fare affari o proporre business di sorta 🙂 non affitto appartamenti, non gestisco locali, non vado al’aeroporto ad acchiappare turisti sprovveduti 🙂
Sono qui perché dopo una vita lavorativa ho scelto di concludere il mio cammino in un posto che mi regala clima perfetto, tranquillità, gente semplice e serenità.
Ho il tempo per scrivere, mi piace farlo, e quindi metto a disposizione di chi può essere interessato, la mia esperienza per dare qualche consiglio e se ci sarà qualcuno che a sua volta ha fatto esperienze in questi luoghi, sarà un piacere scambiarci impressioni e intavolare discussioni.
In internet trovate parecchi siti su Capo Verde, ma questo è solo un posto dove ottenere qualche dritta e scambiare quattro chiacchiere, sapendo che non ci sono scopi commerciali.
Mi auguro che il Blog sia di vostro gradimento e di riuscire ad esservi in qualche modo utile.

E’ stata la prima isola ad essere colonizzata e divenne in seguito il centro di smistamento degli schiavi provenienti dall’Africa e deportati in America. Forse la più “Africana” dell’arcipelago di Capo Verde, nonché l’isola più grande.
Presenta un territorio molto variegato, dai rilievi montuosi alle profonde valli per arrivare a spiagge bianche e coste frastagliate.
Foto di Santiago
Questa foto di Santiago è offerta da TripAdvisor.
Capoluogo è la città di Praia, che è anche la capitale di Capo Verde, centro amministrativo e politico del Paese.
Praia è ormai una città discretamente grande, molto africana nei suoi colori e nei tratti della gente che la abita.
Da visitare il centro storico che si trova sull’altipiano, il Platò, dove si possono vedere i vari palazzi governativi, il museo, la chiesa, passando per belle strade e piazzette dove si può sostare nei vari caffè, per poi scendere verso i quartieri bassi e al mercato di Sucupira. E’ questo un vasto e coloratissimo mercato, che merita la pena vedere.
Le spiagge di Prainha e Quebra Canela, sono situate ai piedi del Platò, presso i migliori alberghi ed impianti turistici della città.
Anche da vedere, Cidadde Velha, che fu la prima capitale, poi spostata a Praia per via della posizione più strategica.
Ad una settantina di Km da Praia, il litorale di Tarrafal con la splendida spiaggia bianca. Andandoci, fermatevi a vedere Assomada, altra graziosa cittadina con il suo pittoresco mercato.
A Praia trovate tutti i servizi che una normale città grande offre, ci sono autobus di linea, taxi, ristoranti e bar, locali notturni in abbondanza.
C’è da fare comunque parecchia attenzione, perché non è un posticino tranquillo, esistono bande criminali e tutti i problemi che si possono incontrare nelle grandi città. Il consiglio è sempre lo stesso: diffidare di zone buie o malfamate, non andare in giro da soli ed ostentando soldi e gioielli.
L’aeroporto F. Mendes, collega Praia con l’Europa e l’Africa con parecchi voli e le varie isole dell’arcipelago con voli interni diretti o con scali intermedi.
Anche via mare è possibile trovare diversi collegamenti con le altre isole, sempre tenendo presente che gli orari sono molto flessibili ed è difficile fare prenotazioni.


L’isola del Vulcano, Il Pico do Fogo, che con i suoi 2830 mt di altitudine, svetta sull’enorme distesa nera fatta di aspre rocce e colate laviche.
Non è un posto per il turismo di massa, ma per chi, amando la montagna, non vuole perdersi lo spettacolo emozionante di questo gigante nero che incute rispetto.
Si può raggiungere la vetta per guardare nella bocca del cratere e godere da lassù dello splendido panorama sull’oceano e sull’isola di Brava, ma l’ascesa non è facilissima, le pendenze sono notevoli ed è consigliabile affrontarla in gruppo e accompagnati da una guida esperta.
A quota 1800 ci si trova a Chã das Caldeiras, nel vecchio cratere ci troveremo di fronte con grande stupore, a minuscoli villaggi, le cui case sono costruite con la pietra lavica, e proprio qui si potrà degustare il vino rosso prodotto in loco, il Manecon.
Alle pendici del vulcano, la terra abbastanza fertile permette varie coltivazioni,grazie alle quali questa è l’unica isola di Capo Verde ad essere autonoma dal punto di vista alimentare.
Il capoluogo, dell’isola è São Felipe, che sorge arroccata sulla scogliera ed è dotata di un porto. Una cittadina di casette colorate, tra le quali spiccano case più imponenti (chiamate sobrados), che sono le antiche dimore dei ricchi colonialisti. Qualcuna di queste antiche case, ospita oggi piccole pensioni.
Non ci sono alberghi, e al di fuori del vulcano, scarse attrattive. Le spiagge sono grandi e nere e formano un piacevole contrasto di colore con le onde di un mare sempre impetuoso, che non invita a fare i bagni ma è splendido da contemplare.
A Fogo si può arrivare con un volo a frequenza diaria da São Thiago e da São Vicente una volta la settimana.
Da São Thiago c’è anche un servizio via mare un paio di volte le settimana.
Forse non adatta ad una lunga vacanza, quest’isola può essere inserita in un programma di viaggio, insieme a Brava.

Isole di Maio e Brava

La piccola isola di Maio, caratterizzata dalle splendide spiagge dalla sabbia ora dorata ed ora bianca, è per il momento ancora fuori dalle rotte turistiche internazionali.
E’ una delle isole meno conosciute di Capo Verde, dal territorio pianeggiante ed arido, il punto più alto è il monte Penoso di appena 436 mt di altitudine.
Il capoluogo Vila do Maio sorge proprio su una delle più belle spiagge dell’isola e presenta edifici dall’impronta architettonica del periodo colonialistico inglese.Non è molto più di un villaggio di pescatori e nei suoi pressi si trova l’aeroporto.
I collegamenti sono stati un grosso problema per quest’isola che risultava collegata solo con qualche volo per Santiago e non era raggiunta da alcun servizio via mare. Ora questa situazione è molto migliorata e Maio conta su due voli settimanali ed è anche ben collegata via mare, quindi il problema trasporti interni pare risolto ed è senz’altro un bene per quest’isola che può veramente diventare un piccolo paradiso turistico. Ideale per le vacanze all’insegna del relax, a contatto con una natura incontaminata ed una vita molto semplice dai ritmi indolenti.

Oltre al capoluogo c’è un’altra località popolata che si chiama Cadjeta ed è un piccolo borgo di pescatori. Da qui proseguendo verso Morrinho, si arriva ad una grande salina, dove ci sono alcune tra le più belle spiagge dell’isola.
Malgrado l’aridità del suolo, esiste anche una zona con un parco forestale.
Le spiagge sono moltissime, tutte spettacolari e deserte e non è difficile trovare le tartarughe che vengono a nidificare qui.
Mare, sole, assoluta pace è quello che vi offre Maio; se desiderate una vacanza diversa, se non vi importa di qualche disagio nei trasporti e nelle sistemazione in loco … ecco la vostra isola!!

Isola di Brava
Foto di Brava
Questa foto di Brava è offerta da TripAdvisor.

La più piccola dell’arcipelago se non si conta Santa Luzia che però è disabitata.
Brava è un’isola montagnosa, caratterizzata da picchi elevati e improvvise valli profonde. Le sue coste molto frastagliate formano parecchie belle baie e calette. Grazie ai suoi rilievi gode di un clima particolarmente umido che fa si che ci sia abbondanza di vegetazione (cosa rara per Capo Verde) e questo le vale l’appellativo di “isola dei fiori”.
La cittadina di Nova Sintra sorge alla base di un circolo di montagne (forse un antico cratere) ed è un insediamento di rara bellezza. Bei caseggiati, giardini fioriti e mille sfumature di colore ne fanno un luogo incantevole.
Sono da vedere le coltivazioni a terrazza che scendono verso il mare e poi sicuramente il villaggio di Faja d’Agua,Faja d'Agua situato in una baia riparata dai venti, ai piedi della montagna, dove, alla spiaggia di Pento, anticamente attraccavano le baleniere.
Camminando per le stradine ed i sentieri di montagna si rimane incantati dalla bellezza della natura e dai panorami e si possono scoprire piccoli, placidi villaggi.
Anche chi ama la spiaggia, troverà modo di usufruire di belle insenature riparate dal vento.
In tutta l’isola si possono mangiare pesci di varie qualità ed anche frutti di mare.
Le feste popolari sono nel mese di Giugno ed iniziano con il giorno di S.Antonio protraendosi tutto il mese. Il 6 di Gennaio inoltre si da molta importanza alla festa dei Re Magi.
Brava è collegata via mare con traghetti dalla vicina isola di Fogo ed anche da Santiago.
Si tratta di una perla di isolotto, un posto incantevole che merita una visita magari in occasione di una vacanza a Fogo o Santiago.

L’incontro di due titani: il deserto e l’oceano!!!
E’ l’isola più orientale del Paese e quindi più vicina alle coste dell’Africa. Africa che si respira a Boa Vista, nel deserto, nelle sparute oasi, nelle enormi spiagge infuocate.
Prevalentemente pianeggiante, il punto più alto è il Pico d’Estância con solo 390 mt. di altitudine. Le sue splendide spiagge di sabbia bianca ed il mare verde smeraldo, ne fanno l’isola ideale per il turismo internazionale.
Foto di Clubhotel Riu Karamboa, Boa Vista
Questa foto di Clubhotel Riu Karamboa è offerta da TripAdvisor.
L’isola sta vivendo proprio in questo periodo un forte impulso turistico e sono molti i complessi alberghieri dotati di ogni comfort e piscine, che sono sorti in questi ultimi anni.
Il capoluogo è Sal Rei, dove si trovano anche il porto e l’aeroporto e che è la cittadina dove si concentra quasi tutta la popolazione dell’isola. Qui si trovano i ristoranti, i negozi ed i bar. La vita notturna non è animata come in altre isole, ma spesso scandita dai ritmi nostalgici della musica tradizionale, da ascoltare seduti bevendo una birra fresca e lasciandosi magari coinvolgere nelle danze popolari.
Rabil, ora poco più di un villaggio,era l’antica capitale.
Da vedere, la spiaggia di Santa Monica, così chiamata, perché molto simile alla sua omonima californiana; tutte le altre splendide spiagge come Chaves, Varandinha, Curral Velho, Ervatão, Estoril ….
Nella zona Nord alcuni villaggi di casupole colorate e naturalmente il deserto di Viana e l’impareggiabile spettacolo delle dune che si rincorrono fino al mare dal Morro d’Areia.
E’ possibile trovare guide che vi accompagnino a piedi, in quad o anche a cavallo a fare belle escursioni in giro per l’isola alla scoperta dei particolari paesaggi che offre. Mentre se volete uscire in mare troverete a noleggio buone attrezzature e nei vari complessi turistici organizzano gruppi per le varie uscite. Ci sono anche centri Diving che fanno corsi per principianti o organizzano uscite adatte a subacquei esperti.
Potrete anche fare vita di spiaggia rilassandovi e godendovi un mare spettacolare e troverete tutti i tipi di cucina internazionale, nonché qualche ristorantino con cucina locale.
Sono veramente tanti gli italiani insediati a Sal Rei, non avrete certamente problemi di lingua 🙂
Quest’isola, da quando ha aperto le porte al turismo, è diventata un po più pericolosa, quindi non girate con parecchi soldi, con preziosi e state attenti ai posti solitari o bui la sera.
Se cercate la classica vacanza di mare, con un tocco esotico d’Africa, ma non volete rinunciare alle comodità di un albergo ben attrezzato … siete nel posto giusto!!!

L’isola dove il tempo sembra essersi fermato, dove si può ancora apprezzare la vera Capoverde.
Anticamente fu soggetta a continui attacchi dei pirati, per questo motivo la gente iniziò ad insediarsi nell’interno, dando vita a quello che ora è il capoluogo,Ribeira Brava. Mentre, sempre a scopo difensivo venne costruito all’inizio del 19° secolo, un forte sula costa a Preguiça; in questo modo l’isola iniziò a fiorire e la popolazione crebbe costantemente.
S.Nicolau non è stata destinata al turismo di massa e proprio per questo motivo, offre un’esperienza davvero unica per i visitatori.
L’isola presenta paesaggi molto differenti tra loro: dalle montagne imponenti inframmezzate da ridenti e verdi vallate, ai rilievi neri di rocce laviche dall’aspetto quasi lunare, alle colline rosse e brulle che si coprono di erba verde solo durante le piogge, fino ad arrivare alla costa, con le sue spiagge di sabbia vulcanica nera.
Il picco più alto dell’isola è il Monte Gordo (1304 mt), parco nazionale che offre una quantità di sentieri per fare piacevoli camminate tra la ricchissima flora, godendo di vedute mozzafiato.
A S.Nicolau ci sono tantissimi posti panoramici ed altrettanti piccoli ma vitali paesini da visitare. Essendo molto vive le tradizioni, in ogni villaggio sarà facilissimo trovare feste dedicate a questo o quel santo, dove gli abitanti del luogo cucinano per le strade, gustosi piatti locali su fuochi di legna, mentre da tutta l’isola arriva gente per partecipare alla festa che si protrae per più giorni ed anima il paese con musica, balli, giochi e quant’altro.
In vari villaggi di montagna si produce il Grogue, che è un distillato della canna da zucchero molto apprezzato da tutti i capoverdiani (e non). Interessante visitare qualche “trabiche” dove si distilla questa bevanda con metodi ancora antichissimi.
Durante queste gite, ci si può fermare a mangiare in trattorie familiari e gustare cibi esclusivamente di produzione locale, dalla carne di capretto e di maiale, ai polli ruspanti, alle verdure coltivate senza aggiunte di veleni di sorta 🙂
Ribeira Brava è il capoluogo, una cittadina di coloratissime casette, situata in una verde vallata, fiancheggiata da imponenti monti. E’ il centro dove si può trovare un po di tutto, dove c’è il mercato comunale, l’ospedale, tutti gli uffici pubblici e così via.
Preguiça è il paese dove sorgeva il forte e dove è ancora possibile vedere i ruderi ed i cannoni rivolti verso il mare, ma oltre a questo no offre particolari attrattive.
Tarrafal, il porto dell’isola è una cittadina molto vitale e festaiola, adagiata sulla grande baia con le sue lunghe spiagge scure e riparata dal vento grazie alla catena montuosa alle sue spalle.
A Tarrafal c’è una nutrita comunità di pescatori ed anche uno scatolificio del tonno. Viene inoltre praticata la pesca sportiva, parecchi appassionati di questo sport arrivano da ogni parte del mondo per praticare la pesca al marlin e divertirsi con la pesca di enormi ricciole ed altre varietà di grossi pesci di cui questo mare è ricco.
L’aeroporto è situato nella zona di Preguiça, a poca distanza da Ribeira Brava e a circa 30 Km da Tarrafal. Di qui è possibile trovare voli nazionali con frequenza diaria, che collegano perlopiù all’isola di Sal, da dove si può avere coincidenza per le altre isole.
Via mare, l’isola è collegata con São Vicente, Boavista e Sal, anche se non c’è molto da fidarsi per gli orari ed è difficile fare prenotazioni.
Non esistono grandi alberghi ne villaggi turistici, se amate sostare nelle piccole pensioni o affittare comodi appartamentini, potrete sicuramente godere di una vacanza non banale, qualcosa di diverso dove potrete abbinare escursioni in mare, vita di spiaggia e percorsi montani.
Non è difficile affittare un’auto o farvi accompagnare da un conduttore locale a visitare tanti posti che vale la pena conoscere. Gli itinerari sono molti e interessanti, le feste e le riunioni conviviali con la gente del posto sempre presenti. Non vi annoierete a S.Nicolau ed avrete la sensazione di essere tornati indietro nel tempo, quando mancavano forse tante cose, ma si viveva in modo rilassato e si sapeva ancora godere di divertimenti semplici ed apprezzare le bellezze naturali.
Non esistono pericoli per i turisti e potrete girare liberamente a piedi, in macchina, in quad o in bicicletta, andando dove vi pare.
Se volete una vacanza diversa, se vi piace divertirvi ma non volete la ressa dei posti raccomandati dai tour operator, allora S.Nicolau è la vostra isola!!!!